La radice dei poteri della Terra
Estratti dall’opera: The Book of Thoth, London 2010. Trad. dall’inglese, adattamento e note di Daniele Duretto

L’Asso di Dischi raffigura l’ingresso di quel tipo di Energia chiamato Terra. È qui appropriato insistere con più decisione su una delle tesi teoriche essenziali che hanno stimolato il costituirsi del presente mazzo delle carte del Tarocco; perché esso ha caratteristiche significative, che lo distinguono dai numerosi rozzi sforzi dei principianti che si propongono come adepti.
Il grottesco barbiere Alliette, l’oscuro e perverso Wirth, il vanitoso e inaffidabile Péladan, sino alla prolissa ignoranza di tali Autolycus -ciarlatani [1] come Raffalovich [2] e Ouspensky; nessuno di loro o i loro simili hanno mai fatto più che le “scimmiette diligenti” nel riportare i motivi medievali convenzionali (La loro fortuna è svanita: il Tarocco è un rasoio!)
Éliphas Lévi fu un maestro-studente, e conosceva le attribuzioni reali; ma il suo grado nella Grande Fratellanza Bianca [3] fu solo 6°=5° (Adeptus Major); e non ebbe sentore del Nuovo Eone. Sperò anzi di vedere un Messia in Napoleone III; ma non ebbe idea del totale sconvolgimento spirituale che accompagna la Proclamazione di una nuova Formula Magica [4]; no, sebbene avesse avuto il Maestro Alcofribas Nasier [5] a guidarlo!
Il Dott. Gérard Encausse, “Papus”, che seguì Éliphas Lévi, si sentì ancora più strettamente impegnato dal suo Giuramento di Segretezza, così che le sue interazioni con il Tarocco sono prive di valore; e questo nonostante fosse Gran Maestro dell’O.T.O in Francia, e Gran Gerofante 97° del rito di Memphis alla morte di John Yarker [6].
Questi dati storici sono necessari per spiegare il motivo per cui i mazzi precedenti hanno un interesse poco più che archeologico; perché il Nuovo Eone richiede un nuovo sistema simbolico. Quindi, in particolare, il vecchio concetto della Terra come elemento passivo, immobile, morto, pure “malvagio”, deve scomparire. È stato imperativo ripristinare l’attribuzione di colori della Scala di Re a quella dell’Eone di Iside, Verde Smeraldo, come intesa dai Gerofanti egiziani. Questo verde non è, tuttavia, il verde vegetale originale di Iside, ma il verde nuovo primaverile che segue la resurrezione di Osiride e Horus. Né i Dischi sono più considerati Denari; il Disco è un emblema rotante. Ovviamente è così; poiché ora si sa che ogni Stella, ogni Pianeta, è una sfera rotante. Pure l’Atomo non è più una particella di Dalton [7] dura, non trattabile, morta, bensì un sistema di forze rotanti, comparabili alla stessa gerarchia solare.
Questa tesi si sposa perfettamente con la nuova dottrina del Tetragrammaton, dove il componente Terra, la He finale, la Figlia, si insedia sul Trono della Madre, per destare l’Antico dei Padri. Il NOME stesso, di conseguenza, non è più un simbolo fisso, emblema di ex-tensione e limite, ma una sfera che ruota in continuazione; nelle parole di Zoroastro, “che rimbalza, ruotando innanzi, urlante”.
È stata consuetudine degli editori e illustratori dei mazzi porre il loro sigillo personale sull’Asso di Dischi, per ragioni grammaticali non disgiunte forse dalla differenziazione arbitraria in latino tra i pronomi “meum” e “tuum”. Non ha detto il Bardo:
Non rubare questo Libro per tema del peccato! L'Asso di Dischi - il nome dell'Autore. L'Asso di Spade - guarderà il tuo cadavere Come ha fatto Agag [8], nel libro di Samuele. L'Asso di Coppe - non bere meno Della Marchesa di Brinvilliers [9]! L'Asso di Bastoni - la tua morte sia riconosciuta Come quella del buon Re Edoardo II [10]!
Il simbolo centrale dell’Asso di Dischi è pertanto il geroglifico personale dell'”apostolo e sacerdote designato dello spazio infinito”, “il principe-sacerdote la Bestia”. (Liber AL, 1.15.)
Ciò deve mettersi in relazione con il Sigillum Sanctum dell’Ordine dell’A∴ A∴.

Al centro di tutto vi è ancora un’altra forma del Tetragrammaton, il Phallus, che accompagna Sol e Luna, con il numero 666 debitamente inscritto, come per equilibrare e adattarsi alla Vesica [11], con i sette sette che si sommano a 156 (BABALON 2 + 1 + 2 + 1 + 30 + 70 + 50 = (7 + 7) / 7 + 77 + 77 = 156) [12] così come il Quadrato Magico di 6 si somma a 666 (∴i – 62 = TO MEГA ΘHPION 300 + 70 + 40 + 5 + 3 + 1 + 9 + 8 + 100 + 10 + 70 + 50 = נוירת 400 + 200 + 10 + 6 + 50) [13]. Se si dovesse scegliere di interpretare la linea verticale sopra 666 come 1, e aggiungervela, apparirebbe il numero della Donna Scarlatta [14], 667 (667 = H KOKKINH = 8 + 20 + 70 + 20 + 20 + 10 + 50 + 8 + 3 + 400 + 50 + 8). Questa cifra è inclusa nell’Eptagramma, come manifestamente necessaria. E di nuovo, la stessa cifra è nei Pentagoni intrecciati i cui lati sono estesi, formando così una ruota con dieci raggi il cui perimetro è un Decagono, che ha una banda circolare in cui è inscritto il nome TO MEГA ΘHPION, di 12 (6 x 2) lettere.
Intorno a questo Disco rotante vi sono sei Ali; l’intero simbolo è non solo un glifo della Terra come inteso nel Nuovo Eone di Horus, ma anche del numero 6, il numero del Sole. La carta è quindi un’affermazione dell’identità di Sole e Terra – e ciò sarà compreso meglio da coloro che hanno praticato puntualmente il Liber Resh [15] per il numero necessario di anni, preferibilmente in Eremi come quelli del deserto del Sahara, dove il Sole e la Terra possono essere prontamente riconosciuti come Esseri viventi, i propri compagni fedeli in un Universo di Pura Gioia.
[1] Nella mitologia greca Autolycus, figlio di Ermete e della vergine Chione, era un ladro con il potere della metamorfosi, famoso tra gli uomini per la sua scaltrezza e la sua tendenza a imprecare.
[2] George Raffalovich fu uno degli amici più stretti di Crowley. Fu un suo discepolo e scrisse numerosi testi per la rivista The Equinox. Alla fine ebbero delle forti divergenze sul futuro dell’ordine.
[3] La Grande Fratellanza Bianca è un sistema di credenze diffuso dall’insegnamento teosofico, secondo il quale un gruppo di esseri spiritualmente avanzati si prende cura dei destini dell’umanità per il tramite di individui selezionati. La prima a dichiarare di aver ricevuto dei messaggi da loro fu Helena Petrovna Blavatsky; anche Crowley sostenne si essere stato contattato.
[4] Nella religione del Thelema ciascun Eone è contraddistinto da una formula magica, che è anche il motivo dominante dell’Eone stesso. L’attuale Eone di Horus è caratterizzato dall’autorealizzazione e la sua formula magica è Abrahadabra. Crowley modificò il termine tradizionale (Abracadabra) per motivi legati alla Gematria, assegnandogli il significato di unione tra Macrocosmo e Microcosmo.
[5] Alcofribas Nasier è l’anagramma di François Rabelais (c.a.1483 – 1553), scrittore francese dallo stile satirico e grottesco, umanista, medico, studioso di greco e latino, frate francescano e monaco benedettino per un periodo della sua vita. Nella sua opera più nota, Gargantua e Pantagruel, Rabelais narra dell’Abbazia di Thelema, un luogo dove le regole monastiche sono invertite e dove vige il motto “fai quello che vuoi”. Crowley prese a prestito la regola e il nome Thelema nell’edificazione del suo sistema esoterico.
[6] L’Antico e Primitivo Rito di Memphis-Misraïm è un rito massonico fondato a Napoli nel 1881 e nato dalla confluenza del Rito di Misraïm – che prese impulso da Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro – con il Rito di Memphis, costituito da Jacques Étienne Marconis de Nègre, scrittore e massone francese. Nel 1881 Giuseppe Garibaldi preparò la fusione dei due Riti, che divenne effettiva nel 1889; il sistema, noto come “massoneria egizia”, fa ampio uso di un simbolismo riferentesi all’Antico Egitto, e possiede un numero di gradi pari a 99. John Yarker, framassone inglese, fu Gran Maestro dell’ordine sino al 1913. Aleister Crowley fu affiliato al Rito e ne utilizzò una forma abbreviata nell’O.T.O.
[7] John Dalton (1766-1844) fu un chimico, medico e meteorologo inglese che introdusse la teoria atomica in chimica (asserendo che la materia è composta da particelle chiamate atomi). Il daltonismo prese il nome dal suo studio sulla cecità ai colori.
[8] Agag fu un re malechita giustiziato dal profeta Samuele per i suoi crimini.
[9] La Marchesa di Brinvilliers (1630-1676) fu un’aristocratica francese accusata di aver avvelenato il padre e due fratelli per ereditare i possedimenti di famiglia. Prima della condanna a morte fu sottoposta alla tortura dell’acqua, consistente nell’assunzione forzata di grandi quantità del liquido.
[10] Edoardo II (1284-1327) fu re d’Inghilterra e Lord d’Irlanda sino al 1327, quando fu costretto ad abdicare. Lo stesso anno morì probabilmente ucciso da un ordine del nuovo regime. Alla sua morte fu riabilitato ed ebbe funerali sontuosi.
[11] Si intende la Vesica Piscis, che nell’antica cristianità rappresentava la forma ornamentale della figura del Cristo, acquisendo il simbolo di creazione divina. Per un approfondimento vedi Il simbolo del pesce.
[12] Il valore numerico di Babalon secondo la Gematria è 156. Questo valore si può ottenere anche da un’interpolazione numerica del numero 7 (le sette lettere della parola Babalon e il settenario come simbolo della Grande Madre, vedi fig. 1).
[13] In questo secondo passaggio abbiamo l’equivalenza numerologica di tre simboli. Il quadrato magico di ordine sei (62) è attribuito simbolicamente al Sole; la somma di righe e colonne è sempre 111, che moltiplicato per il numero di righe o colonne dà 666. Το Μεγα Θηριον (To Mega Therion), greco per La Grande Bestia, ha come equivalente numerico – ottenuto sommando i valori delle sue lettere – ancora 666; Therion è, nel sistema del Thelema, la controparte maschile di Babalon. Infine נוירת (Tau Resh Yod Vau Nun) è la traslitterazione in ebraico del greco therion (bestia), la cui equivalenza numerica è sempre 666.
[14] La Donna Scarlatta è un altro nome per Babalon. Tuttavia, qui viene intesa come la manifestazione terrena dell’ufficio astratto di Babalon, che nella sua espressione archetipica rappresenta la Madre Terra fertile; quindi, una donna vivente può occuparne il ruolo spirituale.
[15] Il Liber Resh vel Helios è un libretto che comprende quattro adorazioni al Sole, da eseguirsi all’alba, a mezzogiorno, al tramonto e a mezzanotte, il cui scopo consiste nel focalizzare la coscienza al centro del sistema solare.
Rispondi