Gérard Anaclet Vincent Encausse (La Coruña 1865 – Parigi 1916), nato in Spagna da madre spagnola e padre francese, fu medico, ipnotista e occultista con lo psdeudonimo di Papus.
Trascorse la primissima infanzia in Francia, dove ricevette la sua prima educazione. Sin dalla gioventù si interessò delle opere di occultismo, in particolare formandosi sugli scritti di Éliphas Lévi. Fu proprio la traduzione di Lévi del Nuctemeron di Apollonio da Tiana a
ispirargli il nom de plume di Papus, che nel testo è il nome del Genio della Prima Ora. Si unì in seguito alla Società Teosofica di Madame Blavatsky, ma il suo disappunto, motivato dall’enfasi eccessiva che la Società riservava al pensiero orientale, lo fece ben presto allontanare.
La storia personale di Encausse è strettamente intrecciata con quella del Martinismo, la dottrina spirituale ispirata da Louise Claude de Saint-Martin (1743-1803), mistico e filosofo francese noto come il Filosofo Incognito. È bene tener presente che non tutte le fonti concordano con l’esatto svolgersi degli avvenimenti, per cui verrà fornita una descrizione non necessariamente completa ed esaustiva sullo svolgersi degli stessi.
Nel 1882 Encausse fu iniziato agli “Intimi di Saint-Martin” da Henri Delaage, un altro discepolo di Saint-Martin, che lo aveva consacrato “Superiore Incognito”. Augustin Chaboseau (1868-1946), occultista e storico francese, aveva ricevuto a sua volta la medesima trasmissione nel 1886 da una sua zia. Nel 1888, assieme a Stanislas de Guaita (1861-1897), poeta ed esoterista francese, Encausse e Chaboseau fondarono l’Ordine Cabalistico della Rosa-Croce. In seguito Encausse e Chaboseau scoprirono di aver ricevuto entrambi un’iniziazione martinista legittima attraverso due catene distinte di successione; allo scopo di “rinforzare” il lignaggio decisero quindi di scambiarsi le rispettive iniziazioni. È a questo evento che viene fatta risalire la nascita dell’Ordine Martinista e del suo collegamento con l’Ordine della Rosa-Croce, accessibile solo a chi aveva ricevuto il terzo grado martinista.
Alcune fonti sostengono che nel 1893 Encausse fosse stato consacrato vescovo della Chiesa Gnostica di Francia dal suo fondatore, Jules Doinel, che tentava di far rivivere la religione Catara.
Nonostante il suo impegno volto alle frequentazioni esoteriche, Encausse trovò il tempo per proseguire i suoi studi accademici all’Università di Parigi, laureandosi in Medicina nel 1894; aprì quindi una clinica sempre a Parigi che ebbe un notevole successo.
Nel 1895 si unì al Tempio Ahathoor parigino dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn, la società segreta fondata in Gran Bretagna votata alla magia rituale e alla teurgia. In realtà tale partecipazione viene ritenuta dubbia.
Nei primi anni del ‘900 si recò tre volte in Russia, al servizio dello zar Nicola II e della zarina Alexandra, prestando servizio a corte sia come medico che come occultista. Considerando la notevole dipendenza che lo zar e la zarina manifestavano nei confronti delle materie occulte, Encausse si trovò spesso nella posizione di consigliere per le questioni di governo; in più di un’occasione egli li avvisò sull’influenza nefasta di Rasputin.
Nel 1901 Encausse fu coinvolto in una disputa giornalistica per una serie di articoli da lui pubblicati su un giornale parigino, dove denunciava la presenza di una cospirazione giudaica volta a indebolire l’alleanza franco-russa; fu accusato di antisemitismo e di essere l’autore del famoso e discusso Protocollo dei Savi di Sion.
Nel 1908 Encausse incontrò Theodor Reuss, occultista framassone franco-tedesco fondatore dell’Ordo Templi Orientis (O.T.O.). Reuss promosse Encausse al X° grado dell’O.T.O.
Quando John Yarker, Gran Maestro Internazionale dell’Ordine di Memphis-Misraim, morì nel 1913, Encausse fu eletto suo successore all’ufficio di Gran Ierofante dell’Antico e Primitivo Rito di Memphis- Misraim. Alcuni ritengono che tale evento non si sia mai verificato.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale Encausse si arruolò nell’esercito come medico dell’ospedale militare di Parigi. Lì si ammalò di tubercolosi e morì nel 1916, all’età di 51 anni.
La sua bibliografia include scritti sull’occultismo, la Cabala, la magia pratica e il Tarocco. Per lo studio di quest’ultimo, il suo libro Le Tarot des Bohémiens rimane una delle pietre miliari sull’argomento.