L'equilibrio tra azione e contemplazione
Estratti dall’opera: The Tarot, a Key to the Wisdom of the Ages, New York 1947 – Trad. dall’inglese, adattamento e note di Daniele Duretto
Chiave 11: LAMED
Nota: Case, assieme a Waite, assegna alla carta della Giustizia l’undicesima posizione nell’ordine degli Arcani Maggiori, subito dopo l’Arcano X (La Ruota di Fortuna). In “An Introduction to the Study of the Tarot” spiega così la genesi di questa attribuzione:
La sua spada … implica divisione, separazione, classificazione e simili; e tutto ciò è connesso con il significato occulto della diade, di cui la Giustizia è un simbolo, perché il suo numero, 11, si riduce a 2 … la Giustizia, quindi, si deduce dalla Ruota di Fortuna. Essa simboleggia l’applicazione pratica della legge di azione e reazione implicita nella dottrina dei cicli. In un certo senso caratterizza la legge del Karma, poiché il significato originale di Karma è “Azione”.
Paul Foster Case – An Introduction to the Study of the Tarot – New York 1920, p. 33

Lamed (L, valore 30, IPA ˈlamɛd) significa, come verbo, “insegnare, istruire”. Come nome, similmente al nome della lettera ebraica, Lamed è “il pungolo del bue”. Poiché il bue, in questo alfabeto, è Alef, Lamed sta per ciò che esorta e guida la manifestazione del potere cosmico rappresentato nel Tarocco dal Matto.
Ora, questo potere cosmico è onnipervadente e onnicomprensivo. Di conseguenza, non vi può essere altra forza, al di fuori di esso, per metterlo in moto e dirigerne il corso. Dobbiamo capire, quindi, che la lettera Lamed rappresenta qualcosa entro il Potere Vitale. Rappresenta uno sprone o un’urgenza interiori, e la capacità di auto-direzionarsi.
Nel Libro della Formazione la funzione specifica associata a Lamed è Lavoro o Azione. Questo è anche il significato principale del termine sanscrito Karma.
La direzione che appartiene specificamente a Lamed è il nord-ovest. Nella prima edizione di questo libro, essa era assegnata incorrettamente al sud-ovest, come in alcune versioni del Libro della Formazione, ma ulteriori ricerche e comparazioni con testi antichi hanno mostrato l’inesattezza di questa attribuzione. La linea nord-ovest del Cubo dello Spazio è la linea verticale all’intersezione dei lati nord e ovest del cubo. Il punto superiore di questa linea è l’angolo in cui si uniscono le linee nord-sopra e ovest-sotto. Il punto più basso di questa linea è l’angolo in cui si uniscono le linee nord-sotto e ovest-sotto. La natura eccitante e focosa del pianeta Marte, connesso con il lato nord del Cubo dello Spazio, è quindi combinata con questa attribuzione con la qualità espansiva e rotatoria associata a Giove. Si vedano le Chiavi 16 e 10 per il simbolismo del Tarocco.
Libra, la Bilancia, è un segno d’aria cardinale. È governato da Venere (Chiave 3, L’Imperatrice), ed è il segno in cui esaltato Saturno (Chiave 21, Il Mondo). Le nostre deduzioni subconscie derivate dalle esperienze sono i semi del Karma, e sono alla base di tutte le nostre attività. Da esse traiamo istruzione e conoscenza. Inoltre, le manifestazioni più elevate del potere restrittivo, concreto e definitivo di Saturno sono condotte attraverso le opere della legge simboleggiate dalla Chiave 11.
La Bilancia governa i reni e la regione lombare della colonna vertebrale. Gli astrologi dicono che le Bilance amano la giustizia, l’ordine e l’armonia. La loro qualità venusiana si manifesta attraverso l’amore per la bellezza e la cultura. Si dice che abbiano un fine senso della comparazione, della lungimiranza e un’acuta percezione delle cose. Il colore della Bilancia è il verde. Il tono musicale corrispondente è il FA diesis o il SOL bemolle.
La modalità di coscienza attribuita dai cabalisti alla lettera Lamed è Intelligenza Fedele. L’ebraico per “fedele” è AMN, Amen, che diciamo come espressione di conferma alla fine delle preghiere. La parola è strettamente correlata al sanscrito AUM, o Om, e al nome del dio egizio Amun [1], spesso scritto Amen. Nella Cabala ci è detto che “le virtù spirituali sono depositate nell’Intelligenza Fedele, e lì si accrescono”. Qui c’è l’idea precisa della maturazione di percezione e interpretazione come strumenti di azione, familiare agli occultisti come significato fondamentale del Karma.
Giustizia, il titolo della chiave 11, significa amministrazione attiva della legge. Ci fa anche pensare al bilanciamento, all’equilibrio, all’esattezza, all’accuratezza, all’imparzialità, equità e così via.

La figura centrale del disegno è una personificazione convenzionale della Giustizia, ma non è bendata. I capelli biondi, come quelli dell’Imperatrice, la identificano come Venere. Così la sua mantella verde, perché nella nostra scala di colori il verde è attribuito a Venere.
Possiamo anche identificarla con la donna che doma il leone rosso nella Chiave 8, e si dovrebbe ricordare che, nel Tarocco esoterico, la Chiave 8 è La Giustizia e la Chiave 11 è La Forza. Tale apparenza non inganna quelli che conoscono le attribuzioni dei segni dello zodiaco alle lettere dell’alfabeto. Solo il fatto che non sia stata per nulla utilizzata può essere difficile da capire ora. Però serve a enfatizzare il fatto che le Chiavi 8 e 11 rappresentano due aspetti di una singola forza all’opera, la qual forza è l’immaginazione creativa simboleggiata dall’Imperatrice.
Nella versione del B.O.T.A., il vestito della donna ha un collare ornamentale con una croce a T blu-violetta. Essa si riferisce, per forma e colore, all’esaltazione di Saturno in Bilancia. Lo stesso per la croce a T che è l’elsa della spada sollevata.
La veste rossa è del colore di Marte, complementare al verde di Venere. Il mito greco riguardante la storia d’amore clandestina tra Marte e Venere lascia intendere che l’azione (Marte) e l’immaginazione (Venere) sono sempre correlate. Marte governa il tono muscolare. Di conseguenza, la funzione attribuita nella Cabala alla Bilancia, il lavoro o l’azione, dipende dalla forza muscolare marziana.
Al di sotto della veste rossa vi è una camiciola blu di cui si intravedono le maniche. Questo è il colore della Papessa, e il suo numero, 2, risulta dall’addizione delle cifre del numero 11, il numero della Giustizia. Questo perché tutta l’immaginazione è basata sulla memoria [2].
Nel mazzo Rider, la Giustizia indossa una corona tri-turrita, ornata di gioielli a forma quadrata. Le tre torrette e i quattro lati del quadrato danno il numero 7, numero cabalistico della sfera di Venere sull’Albero della Vita [3]. Nella versione B.O.T.A. il quadrato è bianco, e contiene un cerchio rosso. Poiché 22 è il simbolo aritmetico convenzionale per qualunque cerchio [4], e il quadrato sta per 4, i due numeri sommati, come per la squadra e il compasso massonici, rappresentano il numero 26, che è il valore del nome divino IHVH (Jehovah).
La bilancia dorata nella mano sinistra della donna è un sottile indizio che l’energia solare, o luce, di cui l’oro è un simbolo antico, può essere usata come strumento col quale pesare e misurare le azioni. Questo fatto è ben noto agli occultisti sin dal giorno in cui fu inventato il Tarocco, e la scienza moderna lo conferma, facendo della velocità della luce, e anche della sua massa, le basi per il calcolo che dimostra la natura elettrica della cosiddetta “materia” [5]. Questi stessi calcoli hanno portato alla scoperta della fissione atomica, che indubbiamente condurrà alla rivoluzione della scienza chimica e fisica predetta nel 1859 da Éliphas Lévi. Questa scoperta darà anche a tutta la razza umana nuovi standard di azione, e renderà possibile negli affari umani una più stretta approssimazione alla giustizia ideale.
Lo sfondo giallo si riferisce all’elemento Aria, poiché la Bilancia è un segno aereo. Il viola, il colore delle tende, si riferisce a Giove e alla Ruota di Fortuna, a suggerire che i veli del congegno (Chiave 10) nascondono al profano che l’intero universo è permeato dal Respiro Vitale dello Spirito, simboleggiato dal giallo.
Il trono della donna ha anche, disteso tra le due colonne, un velo viola. Colonne e velo sono i riflessi delle idee suggerite da simboli similari nella figura della Papessa.
La spada è di acciaio, un metallo attribuito a Marte. Essa indica che tutte le azioni possono distruggere come costruire. Possiamo utilizzare analogamente la metafora per rappresentare l’eliminazione di tutte le scorie e dell’esitazione ad agire saggiamente, ed essere un riferimento per l’idea di discernimento rappresentata da Zain, la spada nell’alfabeto ebraico, e dalla Chiave 6 del Tarocco.
Il significato generale della Chiave 11 è che l’educazione (il pungolo del bue) ha per scopo l’equilibrio. Essa richiede, quindi, l’eliminazione delle forme inutili e logore (con la spada, e l’attribuzione dei reni alla Bilancia). L’educazione è completata dall’azione e dal lavoro. Ascoltare o leggere semplicemente le parole non è vera educazione. È richiesta l’azione, e l’azione è motivata dalla risposta subconscia all’osservazione autocosciente e alla concentrazione.
Psicologicamente, questa figura rappresenta la legge dell’equanimità e della direzione autonoma. Una personalità bilanciata è fedele, costante e sicura di sé, perché l’uso corretto della ragione ha istituito una certezza duratura sul giusto approccio da tenere in tutte le attività. Per l’occultista pratico questa carta significa: 1) Conosci solamente una volta che hai agito; 2) L’equilibrio fisico e mentale richiede l’eliminazione degli sprechi, il disfarsi del “bagaglio in eccesso”.
[1] Amun (“il celato” o “l’invisibile”) era originariamente la divinità tutelare di Tebe durante l’undicesima Dinastia (c. 2100 a.C.). Dopo la ribellione di Tebe contro gli Hyksos (i re della quindicesima dinastia) Amun acquisì importanza in tutto il regno, fondendosi con il dio Ra (il dio del Sole), da cui Amun-Ra o Amon-Ra.
[2] Che è uno degli attributi della Luna, pianeta associato alla Papessa.
[3] Che corrisponde alla Sephira Netzach, Vittoria.
[4] Non è ben chiaro il motivo per cui Case utilizza il termine “aritmetico” in associazione al numero 22. Si può motivare l’attribuzione dicendo che il 22, corrispondendo al numero di lettere dell’alfabeto ebraico, simboleggia la totalità, rappresentata geometricamente dal cerchio (il cerchio ha un numero infinito di lati). Oppure il riferimento è al ventiduesimo Arcano del Tarocco, Il Mondo, il cui significato rimanda alla pienezza (e alla forma rotonda del nostro pianeta).
[5] Il fotone, portatore della radiazione elettromagnetica che include la luce, è senza massa, e in quanto tale può muoversi nel vuoto alla velocità della luce. Probabilmente Case voleva riferirsi all’equazione E = mc2 di Albert Einstein, che esprime il fatto che la massa relativistica di un corpo per la velocità della luce al quadrato equivale all’energia cinetica di quel corpo, ovvero che massa ed energia rappresentano la medesima entità.
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