Come instaurare un felice rapporto tra gli aspetti maschile e femminile dell'essere 

Estratti dall’opera: The Tarot, a Key to the Wisdom of the Ages, New York 1947 – Trad. dall’inglese, adattamento e note di Daniele Duretto


Chiave 6: ZAIN

Zain (Z, valore 7) significa “spada” o “arma”, suggerendo l’antitesi di Vav, chiodo, perché una spada fende, taglia, divide, separa. Diversità, contrasto, antitesi, distinzione e di conseguenza discriminazione sono alcune delle idee correlate. La discriminazione implica la percezione sottile, l’acutezza, l’affilatezza simile al taglio di una spada, la sagacità, e così via.

Il senso attribuito a Zain nel Libro della Formazione è l’odorato. Il senso dell’odorato è stato sempre associato con la sagacia percettiva. Una vecchia massima cabalistica dice: “le cose sono percepite a naso.” Il nostro parlato quotidiano ha un certo numero di parole come “fiutare” che suggeriscono questo tipo di approccio alla verità.

Est-Sopra, la direzione assegnata a Zain, è la linea che circonda il lato orientale della sommità del Cubo dello Spazio, e che unisce la faccia superiore del cubo (Sopra, Mercurio) a quella orientale (Est, Venere). In aggiunta, questa linea unisce la cima della linea verticale Nord-Est (Imperatore) alla cima della linea verticale Sud-Est (Gerofante). La combinazione di Est e Sopra suggerisce la collaborazione del potere subconscio dell’immaginazione creativa e della forza autocosciente della discriminazione sottile.

Il segno zodiacale attribuito a Zain è quello dei Gemelli. Il nome del segno suggerisce dualità, divisione, ed altre idee correlate al significato della lettera. È difficile distinguere i gemelli, e farlo richiede una sottile discriminazione.

Il segno dei Gemelli è governato da Mercurio (Chiave 1, il Mago), qualche volta personificato nella mitologia egizia come Anubi dalla testa di sciacallo, a rappresentare il discernimento e la sagacia, per via dell’olfatto sopraffino dello sciacallo. Il Gemelli governa i polmoni, la clavicola, le spalle, le braccia e le mani (tutti organi doppi). Si dice che gli individui Gemelli siano propensi alle indagini, alle investigazioni e alle sperimentazioni. Spesso si danno alle occupazioni mentali. Nella nostra scala dei colori, il Gemelli è rappresentato dall’arancione. Il tono musicale corrispondente è RE naturale. Il Gemelli appartiene alla triplicità di Aria.

Intelligenza discriminante [1] è la modalità di coscienza assegnata alla lettera Zain. Disporre significa letteralmente “inserire ordinatamente”, sistemare, distribuire, ripartire, dividere. Così l’analisi (implicita nei significati della lettera-nome, spada), la classificazione, l’organizzazione, la preparazione, la regolazione sono tutte correlate a questa modalità di coscienza. Questo è ciò che si mostra nella nostra “indole”, e la propria indole può essere modificata dalla giusta discriminazione.

Gli Amanti è il titolo più utilizzato. Alcuni pseudo-occultisti chiamano l’immagine “I Due Sentieri”, e dicono che le vecchie versioni del simbolo mostrano un uomo che sta tra due figure femminili che rappresentano la Virtù e il Vizio. Ciò è completamente errato. Nelle vecchie versioni esoteriche del Tarocco vi sono tre figure – un giovane e una fanciulla di fronte a una donna coronata. Sono il Figlio e la Sposa cabalistici uniti alla Madre cabalistica o Regina. Il modello, a prescindere dal suo significato occulto, è un ovvio riferimento al matrimonio. Il titolo sottintende l’unione delle modalità di esistenza opposte ma complementari. È anche strettamente correlato all’”Intelligenza Discriminante”. Inclinazione, affetto, temperamento, idiosincrasie, propensioni – sono tutti correlati alla parola “amore”, così come al significato occulto della Chiave 6.

La nostra versione è sostanzialmente identica a quella del Dr. Waite, ed entrambe sono basate su un Tarocco esoterico inedito. Ci è costato dello sforzo chiarire alcune incomprensioni minori, ma per il resto il simbolismo è lo stesso.  

Il Sole in alto ha lo stesso significato generale di quello alle spalle del Matto. È la grande sorgente vitale, la dinamo di energia radiante da cui tutte le creature traggono le loro energie. Qui è giallo, o dorato, invece che bianco, per mostrare che è la nostra stella diurna, il vero sole fisico da cui attingiamo non solo energia e vitalità ma pure, dice la Saggezza Eterna, il potenziale della consapevolezza. Il sole non è solamente un centro di forza fisica, un oggetto nel cielo. È il corpo di un Essere.

L’angelo è Raphael, angelo dell’aria, elemento associato ai Gemelli e, nel simbolismo della Chiesa Romana, l’angelo specifico del pianeta Mercurio. È anche il grande arcangelo del quadrante orientale del paradiso (Est-Sopra). Qui rappresenta il superconscio, e quindi è anche collegato al Matto. La sua natura aerea è indicata dal colore della pelle, il giallo cha abbiamo associato all’aria e a Mercurio. Il suo indumento viola trasmette la stessa idea, perché il viola è il colore complementare al giallo. Un ulteriore indicazione della sua natura aerea sta nel fatto che egli ai sostenta sulle nuvole. È il Soffio di Vita cosmico, il prāṇa, il superconscio. Il suo influsso discende su entrambe le figure al di sotto, scorrendo dalle sue mani sollevate.

La montagna sullo sfondo assomma in sé parecchi significati. Le montagne sono i simboli delle dimore degli dèi. Prendiamo in considerazione il Sinai, l’Olimpo, il Meru [2], il Fujiyama. Essi suggeriscono ancora l’ascesa, l’aspirazione, la possibilità di un conseguimento. Tutti noi abbiamo delle vette da scalare, e l’incentivo all’azione, l’inclinazione cosciente che ci conduce all’atto volitivo, hanno sempre sullo sfondo l’idea di salire oltre il nostro livello attuale. Quindi la montagna rappresenta quello che gli alchimisti chiamano la Grande Opera. E ancora, la montagna è spesso un simbolo fallico di gravidanza, o gestazione, suggerendo preparazione, organizzazione e altre idee simili che abbiamo già sviluppato in relazione alla lettera Zain.

In questa Chiave l’uomo alla destra è Adamo, colui che dà il nome alle cose e che dissoda la terra. È anche il Mago del Tarocco. Dietro di lui c’è un albero carico di dodici frutti ardenti. Sono i segni dello zodiaco, ed ogni fiamma è tripartita, perché gli astrologi suddividono i segni in tre parti o decanati. Dunque, l’albero dietro all’uomo è l’albero della vita umana, e i suoi frutti rappresentano le dodici tipologie principali e i trentasei sottotipi della personalità, o espressione vitale autocosciente.

La donna alla sinistra è Eva. È anche la Papessa e l’Imperatrice. Dietro di lei vi è l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male. Esso porta cinque frutti circolari – i cinque sensi. Sull’albero striscia il serpente della tentazione, perché la tentazione sorge dalla memoria subconscia della sensazione, o dalle suggestioni che ne conseguono. Il serpente è anche un simbolo di saggezza e di redenzione (il serpente di Mosè nel deserto), perché saggezza e liberazione derivano proprio dall’adattamento alle forze che, inizialmente, ci tentano al compimento di azioni erronee. Per cui il Dr. Waite dice:

L’indizio riguardo alla donna è che ella rappresenta l’attrazione verso la vita sensibile che porta in sé l’idea della Caduta dell’Uomo, ma è più l’operatrice di una Legge Occulta della Provvidenza piuttosto che una tentatrice disponibile e consapevole. È attraverso i passi falsi che le sono attribuiti che l’uomo infine si risolleverà, e solo per il suo tramite egli potrà completarsi.

a. E. Waite – gli amanti

Nella psicologia pratica la lezione della figura è evidente. La donna guarda verso l’angelo, l’uomo verso la donna. La mente intellettuale autocosciente, per quanto fattore determinante della coscienza individuale, non diviene direttamente consapevole del superconscio. L’autocoscienza, come mostra il simbolismo della Chiave 1, riceve e trasmette le forze del superconscio; ma la consapevolezza cosciente della natura di questi poteri deriva da un’attenta osservazione delle attività subconscie. Le forze si sviluppano all’interno, e il subconscio “il didentro” è la donna. Queste forze sono educate, o suscitate, in risposta agli impulsi autocoscienti, e la loro manifestazione è nel campo dell’autoconsapevolezza (il “di fuori”). Lo sviluppo consegue dalla risposta dell’interiorità a ciò che sta fuori. È la risposta della donna all’uomo che popola il mondo. È la replica del subconscio interpretativo all’autocoscienza osservatrice che popola di idee il mondo del pensiero. È la legge fondamentale dello sviluppo mentale. La sua efficacia costruttiva dipende dall’esercizio discriminante delle forze subconscie.

La felicità personale, la salute ed il successo dipendono dalla cooperazione armoniosa di queste due modalità di attività mentale. Per assicurare l’armonia, dobbiamo comprendere che entrambe sono espressione di un potere superiore. Dobbiamo anche osservare che il subconscio è la modalità che, in risposta alle suggestioni originate e formulate dall’autocoscienza, ci porta a una relazione personale con questo potere superiore.

Tra l’altro, la relazione tra l’autocoscienza e il subconscio dovrebbe essere come un rapporto amoroso. Per cui le due figure sono nude. Non si nascondono nulla l’una con l’altra. Con la maggior parte delle persone le cose non stanno così. Troppo spesso, l’autocoscienza e il subconscio non sono in rapporto dialettico. Consciamente accettiamo questa o quell’idea. Nel subconscio, cerchiamo di realizzare l’opposto. Per correggere l’errore, per stabilire l’armonia tra queste due fasi della personalità, bisogna avere desideri chiari, puri, genuini.

E ancora, poiché l’amore è la relazione ideale tra due modalità di coscienza, questa figura ci mette in guardia contro qualunque tentativo di prevaricare o plagiare il subconscio. Cercate di persuadere il subconscio, ed esso non farà nulla per voi. Tentate di dirigerlo con asprezza, e metterete in moto la legge della forza inversa, così che otterrete un risultato opposto a quello desiderato.

La discriminazione [3], quindi, è la chiave per lo stabilirsi di una felice cooperazione tra le due modalità di coscienza. L’onere cade sull’autocoscienza, perché è l’artefice della proposta. Se essa è disattenta o noncurante nelle osservazioni, o rigida o propensa a dare ordini al subconscio, il risultato sarà distruttivo. D’altro canto, se l’intelletto autocosciente percepisce il rapporto genuino fra le tre modalità di coscienza, come simboleggiato nella Chiave 6, esso sarà in grado di esprimere una serie di suggerimenti che lo faranno il destinatario della guida superconscia, per il tramite del subconscio.

Tutto ciò che necessita è formulare i suggerimenti incorporando l’idea che il subconscio può, ed è così, ricevere gli influssi dall’alto, e che può, ed è così, riflettere questo influsso verso l’autocoscienza. Esprimete questi suggerimenti con parole vostre. Studiate la figura, e trovate le parole per comunicare i suoi significati con una formula di autosuggestione. Le vostre parole sono le più indicate, ed hanno più potere. Sarete stupefatti e felici dei risultati.


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