L’integrazione della personalità

Estratti dall’opera: Tarot Minors, London 2020. Trad. dall’inglese, adattamento e note di Daniele Duretto

Corrispondenza: Sephirah Netzach

Arcani Maggiori: 7 e 16

A questo stadio, il discepolo viene a conoscenza delle “Sette Cause Secondarie”, ovvero, in relazione al nostro sistema solare, dei sette pianeti o, nella terminologia orientale, dei “sette Raggi”.

Alla nascita, le influenze planetarie appongono il loro sigillo, sia interiormente che nel modello di vita che attende il nascituro. Si possono studiare queste influenze nella “carta del cielo”, cioè nella riproduzione dell’esatta posizione delle stelle in quel momento.

Tuttavia, è molto importante che il discepolo comprenda che l’intero insieme astrale è basato non sul caso, bensì sulla conseguenza karmica, logica e disciplinata, delle sue vite precedenti. Egli è nato in un certo momento perché lo merita e perché avrà bisogno di quelle esperienze.  Lo studio della vostra mappa del cielo vi aiuterà a capire meglio gli errori passati e a guidarvi lungo il cammino.


La discriminazione tra karma “buono” e cattivo, in relazione alle manifestazioni esterne, appartiene al grado successivo, l’Otto di Denari.

Nel settimo grado, ciò che conta è il karma che influenza il complesso umano interiore, ovvero tutto quello che nella vostra vita verrà da dentro. Per scoprire il carattere del suo karma, il discepolo deve analizzare la posizione di ciascun pianeta e dei suoi aspetti, e stabilire quale dei pianeti è dominante. Il lavoro del discepolo a questo stadio consisterà principalmente nel “purificare i pianeti”, specialmente se, nonostante le sue pratiche precedenti, continua a manifestare delle debolezze.

Ora potrete osservarli da un nuovo punto di vista – settuplice – e capirete le influenze negative di certi pianeti, che devono essere “purificati”. Così avrete sviluppato gli aspetti positivi che sono deboli nella vostra carta, oltre alle caratteristiche planetarie complementari. Ne risulterà quindi uno sviluppo multilaterale della vostra personalità, che senza di questo, anche nel caso fosse armonioso, rimarrebbe parziale e limitato.

Se il discepolo sta lavorando per aprire uno o più dei suoi centri psichici, conseguirà il risultato più facilmente se aiutato dalla forza del pianeta che governa un determinato centro. La tradizione parla di “governare i propri pianeti” e di “far ruotare lo spettro planetario in modo che i sette colori planetari – o Raggi – si miscelino a formare la luce bianca”.

Cosa significa? “Far ruotare lo spettro” significa avere la capacità di far ruotare i sette chakra o centri simultaneamente. Ma significa anche come utilizzare nella vostra vita le vibrazioni di tutti i pianeti, cioè:

  • dal Sole, sapere come organizzarsi ed essere efficienti nella società;
  • dalla Luna, essere utili ed apprezzati in casa e in famiglia;
  • da Marte, prendere decisioni rapide ed efficaci ed essere energici nelle azioni;
  • da Mercurio, avere uno spirito inventivo e adattabile;
  • da Giove, essere di comprovata autorità;
  • da Venere, avere un atteggiamento calmo ed amorevole;
  • da Saturno, esprimere un modo di essere logico e serio.

Il pianeta dominante, detto anche “signore dell’oroscopo”, è il pianeta più di spicco e costituisce, per così dire, l’asse della personalità, qualcosa di profondo che sta dietro la personalità, che potrebbe essere comparato all’IDEA che è alla base della personalità. Questo ci consente di passare al concetto di INDIVIDUALITÀ. Abbiamo già parlato del quinto principio del pentagramma – la quintessenza – come principio superiore, lo Spirito Divino, presente potenzialmente in ogni anima e che consente la Reintegrazione. Tra lo Spirito Divino e la personalità umana vi sono parecchi stati intermedi.

Il primo, quello della personalità, è chiamato INDIVIDUALITÀ. Nel linguaggio ebraico è “Haia” e nella terminologia orientale “Manas superiore”. L’individualità partecipa alla formazione della personalità che, a sua volta, costituisce l’involucro denso dei principi superiori.

L’individualità trasmette una “tonalità interiore” alla personalità umana. Il carattere dell’individualità può essere afferrato osservando il campo in cui si esprime l’essere umano, le sue più alte aspirazioni e i suoi problemi più profondi.

Un essere umano la cui individualità, in un modo o nell’altro, è molto pronunciata, si incarna per eseguire nella sua vita le “missioni” che sono in profonda armonia e all’unisono con l’individualità stessa.

Il soggetto delle missioni messianiche appartiene al decimo grado di Denari; le missioni che sono “intonate” all’individualità appartengono al settimo grado.

L’individualità può anche manifestarsi attraverso la creatività artistica, la ricerca scientifica o le opere filosofiche. Il pianeta dominante determina la tonalità espressiva. Tuttavia, il “pianeta dominante” non si dovrebbe confondere con il “governatore dell’oroscopo”. Essi appartengono a due piani distinti. Il pianeta dominante governa l’individualità, e l’individualità, quando è sufficientemente sviluppata, presiede alla formazione della personalità, che è uno dei suoi aspetti. Il pianeta dominante caratterizza ancora gli elementi spirituali; il “governatore” solo quelli psichici, animici e fisici [1].


Le aspirazioni umane più elevate appartengono generalmente al campo religioso. In accordo con il pianeta dell’individualità, si possono distinguere sette modelli espressione di queste aspirazioni:

  • Il tipo solare cercherà di illuminare e santificare tutti gli aspetti dell’esistenza, introducendo la religione in tutte le sue manifestazioni e, talvolta, cercando di farne il fattore dominante. Questo tipo è sensibile alla bellezza e alla luminosità, agli aspetti esteriori dei rituali, alla magnificenza dei templi, ecc.
  • Il tipo lunare sarà sempre molto attaccato alla sua religione, normalmente quella sotto la quale è nato, seguendone rigorosamente le abitudini e i precetti.
  • Il tipo marziano si dedicherà al proselitismo, desideroso di sacrificarsi e anche di diventare un martire sull’altare della fede. È incline a essere un missionario o un predicatore.
  • Il tipo mercuriale cercherà di comprendere la verità fornendole una base filosofica, amerà dibattere su questi argomenti e cercherà di provare i fondamenti della sua fede. Gli apologeti appartengono a questa tipologia.
  • Il tipo gioviano vedrà in Dio l’autorità suprema e giusta. La religione sarà per lui la legge che governa la vita dell’uomo e della società. Darà molto valore ai rituali. Questo tipo dà forma al legislatore religioso.
  • Il tipo venusiano intenderà la religione come una legge morale che governa la vita e le relazioni con l’ambiente. Cercherà di aiutare gli altri, sarà dedito alle attività sociali e sarà compassionevole. Gli artisti di opere religiose appartengono a questo tipo.
  • Il tipo saturnino vedrà nel linguaggio l’insegnamento del mistero della presenza di Dio negli esseri umani, vivrà in solitudine spirituale, in isolamento, ed è in grado di diventare un anacoreta. Questo tipo forma i filosofi religiosi e i mistici astratti.

È necessario, tuttavia, sottolineare che certe esperienze interiori, come, per esempio, il vivere nel profondo amore di Dio o di altri, sino alle manifestazioni puramente spirituali, sono al di sopra di qualunque tonalità individuale, sebbene si possano esprimere in modi diversi.

I sette tipi di base descritti in precedenza costituiscono solamente un modello generico. In realtà, parecchie di queste singole influenze possono esistere in ciascun essere umano e con gradazioni più o meno accentuate. Ogni individualità è unica, non ve ne sono due uguali, proprio come sulla Terra non vi sono due persone identiche. In ogni incarnazione, gli elementi della personalità, purificati e armonizzati, vengono assorbiti, in essenza, dall’individualità, arricchendola.

Nella “rotazione del corteggio planetario”, nella creazione della sintesi, queste ombre individuali non scompaiono, perché ciò significherebbe la perdita totale dei conseguimenti personali. Queste si armonizzano e rimangono, formando un’unica sintesi solare.

Spesso, l’individualità non è ancora manifesta nell’essere umano; altre volte è già manifesta, ma in un modo distorto per la perdita di armonia esistente nella personalità (vedi la Croce del Gerofante). In campo religioso ciò può esprimersi come fanatismo, ascetismo estremo e puramente esteriorizzato, senza alcuna spiritualità o, quindi, come attaccamento alla sola espressione esterna della realizzazione. Nella vita sociale può dare i despoti, le persone in cerca della gloria personale, di adulazione, ecc.

Le manifestazioni distorte sono, talvolta, la conseguenza di un fallimento nel percorso iniziatico in una incarnazione precedente, dovuto al fatto che il principio individuale è rimasto coinvolto in elementi alterati.

Nel principio spirituale – e l’individualità già lo è – non ci possono essere né aspetti positivi né negativi, come accade nella personalità. L’individualità è sempre “intera”, “individuale”, cioè indivisibile, perché per la natura delle sue vibrazioni appartiene ai piani più elevati. Tuttavia, essa si manifesta solo attraverso la personalità, cioè attraverso il piano astrale e fisico.

Questo è il motivo per cui l’armonizzazione della personalità – il canale attraverso cui le influenze superiori possono fluire nel mondo – è indispensabile. Particolarmente importante è la relazione armonica tra il pianeta dell’individualità e quello che domina la personalità – il pianeta che conduce. Le vibrazioni dell’individualità, ad esempio, dei marziani, dovranno trovarsi nella composizione della personalità, in modo che esse si esprimano liberamente e armoniosamente. Se non si trovano, l’espressione individuale, che in ogni caso conterrà il carattere marziano, sarà mal interpretata.

L’individualità è talvolta chiamata “atomo permanente”. È la parte che, nell’essere umano, non muore, che ritorna al piano terreno, immettendosi ogni volta in una nuova personalità. In ciascuna incarnazione, l’individualità raccoglie gli elementi più sublimati, l’essenza più armoniosa e, proprio per questa ragione, la più permanente della personalità.

Questi elementi, passando all’individualità, diventano super-personali. L’esoterismo non accetta la sopravvivenza della personalità così come si manifesta sulla Terra. Ciò che sopravvive allo stadio “post-mortem” non è più la personalità. L’immortalità dell’anima, nel senso di mantenere la permanenza della coscienza attraverso le incarnazioni, corrisponde alla transizione dalla coscienza personale alla coscienza individuale. La personalità terrestre non può essere immortale, perché ciò che non è armonico, o lo è solo parzialmente, non può essere permanente, ed anche perché, in ciascuna incarnazione, la personalità e il corpo fisico si formano da nuova sostanza astrale. Tuttavia, a causa del karma, c’è un legame che unisce le personalità successive. Qualcosa, questo legame, permane attraverso una serie di incarnazioni, come una catena formata da cause ed effetti. E ancora, esso è più pronunciato tra due incarnazioni successive.

Il karma determina il momento della nascita, sotto l’influsso che, agendo in quel momento, condizionerà la nuova personalità.


Un discepolo allo stadio del sette di Denari, come abbiamo detto, deve non solo armonizzare la personalità, ma anche scoprire il carattere della sua individualità, analizzare gli elementi della stessa e impegnarsi perché ciò divenga possibile. Questo è il conseguimento fondamentale di questo grado. Tutto il lavoro interiore del discepolo dev’essere dedicato alla sua individualità, ed egli deve sapere che questa occupazione è la battaglia per la sua immortalità, uno sforzo per l’identificazione della sua coscienza personale con la coscienza individuale. Realizzando l’identificazione, la volontà personale che ha guidato il lavoro del sé interiore del discepolo diverrà la volontà dell’individualità.


Diamo uno sguardo alla relazione del sette di Denari con gli Arcani Maggiori corrispondenti. Il settimo Arcano Maggiore è l’Arcano della Vittoria. Nel settimo grado di Denari è la vittoria del discepolo sul suo condizionamento planetario interiore. Il “Vincitore” è il principio individuale che, nel discepolo, diviene il maestro dell’anima psichica e dell’essere fisico.

La carta del sedicesimo Arcano Maggiore simboleggia, in relazione ai Denari, il collasso degli elementi inferiori della personalità, sotto il sapere della volontà superiore.

La connessione del sette di Denari con la Sephira Netzach, la Sephira della Vittoria, è evidente e non necessita di commenti.

Netzach è anche la prima Sephira – nella direzione verso il basso – dell’ultimo triangolo, quello dell’iniziazione.

Il settimo grado conclude il settenario delle esperienze interiori e dei conseguimenti iniziatici del discepolo di Denari. La caratteristica comune ai conseguimenti di questi gradi è che essi sono tutti il risultato conseguito dagli sforzi personali del discepolo. È parte del lavoro di iniziazione fatto “dal basso verso l’alto”, è l’ascesa senza la quale non sarebbe possibile ricevere quello che viene “da sopra”, che sarà il tema degli ultimi tre gradi di Denari.

I primi sette gradi corrispondono alle Sette Cause Secondarie, gli ultimi tre alle Tre Cause Primordiali. Il settimo grado di Denari sintetizza i sette percorsi del discepolo. Nell’alchimia l’operatore, sintetizzando tutte le sue emanazioni volitive, psico-mentali e fluidiche, cerca di impregnare con esse la materia alchemica. La connessione tra l’alchimista e il “Rebis” è già stata stabilita nel grado precedente; tuttavia, i due rimangono ancora separati e l’influsso assorbito dal “Rebis” continua a giungere dall’esterno, cioè dall’alchimista. Quando l’assorbimento raggiunge il suo massimo, l’ultima parte del processo alchemico diventa possibile.


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