L'equilibrio dell'Androgino
Estratti dall’opera: Tarot Minors, London 2020. Trad. dall’inglese, adattamento e note di Daniele Duretto

Corrispondenza: Sephirah Tiphereth
Arcani Maggiori: 6 e 15
Questo Arcano è la continuazione logica dei due precedenti e si riferisce all’attività sia esterna che interiore del discepolo.
Ad un certo stadio dello sviluppo è consigliabile, ai fini evolutivi del discepolo di Denari, ritornare al mondo circostante. Un isolamento troppo prolungato potrebbe rendere insensibili e danneggiare l’intuizione. Un periodo di autoanalisi che si protrae nel tempo, e che sviluppa il principio della ragione, potrebbe prendere il posto della sensibilità, che è anche necessaria. Questo è il primo pericolo che il discepolo incontra sulla Via e che si deve evitare, istituendo un adeguato “modus vivendi” ambientale. L’Ermetismo Etico insegna che è preferibile avanzare di un solo passo e migliorare la propria condizione ambientale – anche solo con un decimo di quel passo – che fare dieci passi e non dare nulla all’ambiente. È grazie al dare che l’uomo riceve.
La comprensione spirituale già acquisita dal discepolo che è al livello del 6 di Denari lo preserverà dal pericolo opposto: l’essere assorbito dall’ambiente che cerca di coltivare. Il discepolo deve neutralizzare correttamente il binario Isolamento-Relazione con l’ambiente. Il primo orientamento è una naturale conseguenza del lavoro interiore.
Il terzo pericolo che risulta dal contatto con l’ambiente è lo spirito di proselitismo o il dogmatismo, cioè il desiderio di imporre ad altri quella che si considera essere la Verità. Il discepolo deve coltivare le qualità di una pazienza e di una comprensione assolute e apprendere, in tal senso, a adattarsi all’ambiente, ad essere in grado di trasmettere la Verità a ciascun individuo nel modo più comprensibile e ad un livello che gli si adegui.
La carta del sesto Arcano Maggiore raffigura un giovane di fronte a un bivio tra due donne molto diverse tra loro; una di esse indirizza verso l’alto, l’altra verso il basso. È l’allegoria della scelta. È probabile che questa carta sia servita da modello per il famoso dipinto di Tiziano “Amore sacro e amor profano”, dove il ruolo del giovane che deve fare la scelta è lasciato all’astante.
Tuttavia, per il discepolo del 6 di Denari, il problema della scelta è diverso perché, nel momento in cui accetterà il percorso spirituale confermandolo, da lì in avanti, con il lavoro interiore, egli sceglierà tra “ascendente” e “discendente”, cioè tra evoluzione e sviluppo. Ora la scelta è tra progresso personale e attività ambientale.
Come si dovrebbe agire? La risposta è stata data sopra: bisogna neutralizzare la coppia vita interiore-attività ambientale trovando la sintesi corretta, ovvero la via mediana. Tuttavia, l’Arcano 6, sia Maggiore che Minore, sottolinea il fatto che la scelta non è un atto in sé indipendente e separato; è condizionata dal passato e, ovviamente, vi dipenderà anche nel futuro. Affinché la scelta sia corretta sono necessarie determinate condizioni. La libertà di scelta o, in generale, la risoluzione a prendere una qualunque decisione, ci porta al problema più ampio del libero arbitrio umano. Affermando che “la scelta è libera e il risultato è predeterminato”, la tradizione esoterica si riferisce al libero arbitrio e alla responsabilità individuale cosciente per le conseguenze di quella scelta o decisione. Soggettivamente, l’agente è libero e, di conseguenza, soggetto inevitabilmente alle conseguenze karmiche. Il karma del momento è la conseguenza di scelte e decisioni fatte in passato, perché karma e libero arbitrio sono strettamente correlati.
Vale la pena chiedersi se la scelta è anche libera in vista di un obiettivo. La risposta è data dal significato dell’Arcano di Denari che precede: è libera (nel senso esoterico del termine) quando riflette la Volontà Superna, cioè la volontà dell’Io superiore, che oltrepassa senza sforzo i rivestimenti della personalità. È libera quando si esprime come una profonda determinazione e non come desiderio personale e superficiale. È libera anche quando si prendono decisioni considerando le specificità personali e in base a queste specificità. Il libero arbitrio può essere veramente tale solo come volontà evolutiva, sempre in conformità al principio spirituale; e più è evolutiva più è libera, perché non dipenderà dai piccoli “sé” umani. Il discepolo deve disfarsi di questi “sé”, non solo in teoria o con l’immaginazione, ma in ogni atto della vita quotidiana.
Sapendo quali sono le richieste “legittime” della personalità, esse si possono ragionevolmente e coscientemente accettare, senza tuttavia identificarvisi. Si diverrà così ricettivi alla volontà del sé superiore. Questo è il lavoro fondamentale per il sesto grado di Denari, e si può anche affermare che l’intero sforzo del discepolo che intraprende il percorso iniziatico consta, in realtà, nel divenire ricettivo alla Volontà Superiore, stabilendovisi fermamente e identificandosi con essa.
Nel primo grado di Denari il discepolo ha appreso ad analizzare e a discernere la natura e l’origine dei propri desideri; nel sesto egli impara ad avere il controllo sulle sue decisioni affinché esse rimangano libere dalle interferenze inferiori. A questo stadio dello sviluppo spirituale è molto importante ricordare costantemente di essere responsabili per le proprie azioni. Nel quinto grado di Denari, la qualità della volontà evolutiva doveva essere compresa come risultato del karma passato. Nel sesto grado dev’essere compresa come fattore che crea il futuro.
Il soggetto è molto ben illustrato dal “Triangolo Mistico” di Fabre d’Olivet (vedi il terzo Arcano Maggiore), in cui il binario volontà personale-karma è neutralizzato, in alto, dalla Volontà Superiore – o Provvidenza – che, nell’essere umano, si manifesta usualmente come voce della coscienza.
Si possono trovare spiegazioni complementari del sesto grado di Denari nel simbolismo del quindicesimo Arcano Maggiore. Questo simbolismo, in relazione al seme di Denari, acquisisce una nuova profondità esoterica.

La divinità astrale – il Bafometto – simbolo dello stato di sviluppo interiore dell’umanità come un tutto, può anche essere vista come immagine dell’essere androgino che, nella sua sintesi superiore, esprime l’aspirazione all’unione con l’anima gemella [1].
Il grado del 3 di Denari trattava dell’androgino interiore. Il soggetto dell’androgino esteriore appartiene al discepolo del sesto grado, che ha già appreso del suo bipolarismo e si è impegnato nella creazione dell’androgino stesso. Ora, bisogna comprendere non solo gli insegnamenti sull’anima gemella, ma portare l’argomento nella realtà della propria vita spirituale.
Nella cristianità, il mistero delle anime gemelle si esprimeva nel sacramento del matrimonio, che è qualcosa di reale quando rappresenta la fusione di due anime, e non solo la cerimonia esteriore. L’apostolo Paolo dice: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e s’unirà a sua moglie, e i due diverranno una stessa carne. Questo mistero è grande.” (Efesini 5:31-32).
La fusione di due esseri umani incarnati ha luogo naturalmente in senso interiore. Esteriormente, essi continuano ad essere separati. Tuttavia, si crea una nuova entità, che esiste realmente su un piano sopra-fisico. È l’essere androgino che hanno creato.
Come possiamo trovare l’anima gemella tra la moltitudine? È un compito difficile, poiché è condizionato dal karma di ciascuna delle due metà e, generalmente, l’incontro avviene solo quando è stato predestinato.
L’esoterismo, sia orientale che occidentale, insegna che la maggior parte degli esseri umani sono karmici, vale a dire che troviamo le anime con cui abbiamo già legami karmici, positivi o negativi, il che accresce considerevolmente la possibilità di incontrare l’anima gemella. Quando ciò accade, le anime si riconoscono l’un l’altra immediatamente, perché la coscienza superiore penetra in entrambi le personalità, sebbene le due parti considerino generalmente l’incontro come una semplice “coincidenza fortunata”.
Lo spiritualista deve aspirare coscientemente a questo incontro, meditarci sopra, crearne un’immagine mentale e magnetizzarla con la volontà. Tale concentrazione e volizione mentale può agire come un magnete per questa od altre incarnazioni future, specie se l’altra metà fa lo stesso. Un caso specifico di applicazione di una tale concentrazione mentale e volitiva è l’appello magico indirizzato all’anima sconosciuta. Il potere magico di questo appello crea nel mondo astrale una vibrazione dal carattere totalmente individuale che provoca una reazione, quasi sempre incompresa, nell’anima che ha la stessa vibrazione astrale, stabilendo una connessione invisibile. Nel caso la vibrazione sia realmente intensa, secondo la Legge [2] essa si manifesterà anche sul piano fisico.
L’occultismo ammette un’ulteriore possibilità: la creazione di un androgino nascosto, artificiale, a condizione che vi sia una similitudine vibrazionale tra le anime. Se il potere magico dell’operatore è molto forte egli può dotarsene, inculcandovi certe caratteristiche psico-animiche. Tale androgino avrà un carattere puramente occulto e non eccederà i limiti della sua personalità temporanea. Nessun mago ha il potere di creare artificialmente un’unione spirituale come quella che esiste tra vere anime gemelle. Inoltre, la creazione di un androgino artificiale possiede un effetto pericoloso: il mago prende su di sé il karma dell’anima che ha trasformato.
C’è anche un’altra forma di androgino occulto. Questa è naturale e creata dall’unione armoniosa di due persone di sesso opposto come accade, ad esempio, tra una coppia molto legata. Tale androgino è creato inconsciamente da entrambi i partecipanti sui piani inferiori, mentre il vero androgino si origina dai piani spirituali; dato che essi appartengono alla stessa Monade, ciò causa una forte mutua attrazione di tipo sovrarazionale, ma diversa dalla sintesi armoniosa delle caratteristiche personali.
Come schema della realizzazione dell’androgino spirituale ci serviamo di un triangolo regolare. Partendo dai due vertici in basso, cioè dalla massima distanza, corrispondente al piano fisico, i due lati del triangolo convergono sino a incontrarsi in cima. In effetti, il processo di approccio delle anime gemelle progredisce nella misura in cui entrambi salgono attraverso i piani gerarchici. Naturalmente, i corpi fisici rimangono separati. Nella vita terrestre, l’unificazione inizia con la creazione di un fluido comune, cioè di un corpo eterico che, attraverso il piano delle emozioni e dei sentimenti, raggiunge il mentale, creando un’unione di pensieri. Di qui, inizia la fusione spirituale.
Se accettiamo la divisione dell’essere umano in spirito, anima e corpo, possiamo dire che l’androgino sessuale è formato dall’armonizzazione fisica; l’occulto, dall’armonizzazione delle anime e, spesso, anche dei corpi; e lo spirituale copre i tre piani, se nel fisico includiamo l’eterico, perché l’unione fisica è lungi dall’essere indispensabile per la realizzazione del tipo androginico più elevato, specie se creato coscientemente. È raro che il karma consenta l’unione matrimoniale tra anime gemelle.
Questi diversi tipi di androgino corrispondono a vari tipi di attrazione, comunemente chiamati “amore”. Esistono anche diversi tipi di amore, dalla passione animale alla più alta forma spirituale. Quest’ultima è caratterizzata dall’assenza totale di auto-centratura e di ricerca della felicità personale.
Nel caso di un vero androgino spirituale, non vi è predominanza dell’una o dell’altra polarità su alcun piano. Nessuna delle due metà fa affidamento sull’altra; ciascuna si sente egualmente in diritto di creare l’unione. I due aspetti non sono mutuamente complementari, come nel caso dell’androgino occulto, ma si fondono armoniosamente su tutti i piani. È un processo misterioso che si dovrebbe comparare a due armonie che, unite, creano una sinfonia ancora più perfetta. Questa fusione di due esseri dal profondo significato è di grande valore per la vita tutta. La realizzazione del futuro androgino spirituale può essere conscia o inconscia. In quest’ultimo caso avviene lentamente, quasi in automatico, ed ha luogo sui piani superiori, oltre la conoscenza delle persone interessate. La formazione cosciente, che costituisce una prova [avverrà lungo il percorso di] Iniziazione è molto più intensa, specialmente se le due metà aspirano non solo alla loro unione futura, ma conoscono l’origine, la natura e l’obiettivo della loro aspirazione. Quale sarà il compito delle anime gemelle durante il loro soggiorno sulla Terra? La creazione stessa dell’androgino spirituale è un lavoro divino che esiste inalterato sul piano spirituale, oltre la portata di qualunque influenza umana. Quindi non si tratta di questo.
Per cercare di capire, rifacciamoci alla Bibbia. Questa ci dice che ci fu una “caduta”, dovuta a una rottura risultante nella separazione tra il Soffio Divino e le “acque inferiori”, cioè la sostanza astrale. Il compito delle anime gemelle consisterà quindi nel formare una comune super-personalità, libera dagli elementi involutivi dell’astrale, androgina e perfettamente sviluppata, così da servire come veicolo del Principio Spirituale. Il lavoro è una via diretta alla Reintegrazione ed è portato a termine su tutti i piani della personalità. Inizia con la creazione di un corpo eterico comune, come conseguenza del contatto continuo dei fluidi, potenziati da speciali esercizi di mutua magnetizzazione. Il corpo astrale in comune è creato attraverso l’interpenetrazione delle aure. La creazione dell’androgino interiore in ciascuno dei partecipanti (vedi 3 di Denari) facilita la fusione. Il plesso solare – luogo di emanazione dell’aura – riveste un ruolo importante.
La concentrazione sull’opera e certi tipi di meditazione, svolti se possibile in comune, per via delle similitudini nel modo di pensare, formano e rafforzano il corpo mentale in comune. La concentrazione, da entrambe le parti, sulla forma-pensiero dell’essere androgino e la sua vivificazione attraverso i fluidi vitali è un momento importante di questo lavoro occulto. Certi esercizi facilitano l’unificazione. Come conseguenza di tutto questo, appare il sentimento di avere un unico cuore e una sola coscienza. Il risultato dell’unificazione dei corpi mentali è generalmente la mutua telepatia.
Più i corpi dei partecipanti sono sottili, più facile sarà unificarli, proprio come sul piano fisico è più facile miscelare composti gassosi piuttosto che solidi o anche liquidi.
Naturalmente, i poteri occulti come la telepatia, la chiaroveggenza, ecc. accrescono i potenziali di realizzazione ed arricchiscono la personalità di un debuttante in questo magico inizio. Tuttavia, iniziando ad occuparsene, il discepolo deve sapere che, se non è sufficientemente preparato, il risveglio della kuṇdalini si ritorcerà contro di lui. Il fuoco astrale, una delle manifestazioni di questa forza, agirà in modo distruttivo, causando squilibri psichici come pure la perdita completa della ragione.
Sul piano fisico, il corpo androginico conserva un’apparenza separata, ma più ci si eleva di piano, più il corpo diventa reale, sino a che diviene una Realtà Assoluta nel mondo spirituale. Da un punto di vista occulto, la super-personalità venutasi a creare è una formazione eterico-astrale simile a un egregoro. In realtà, si tratta di uno specifico egregoro, composto da due esseri. Come in tutti gli egregori, i suoi componenti sono simili ma non identici, non si dissolvono ma si arricchiscono l’un l’altro.
L’impulso per la creazione di un androgino spirituale viene sempre dall’alto e, appena si forma, una grande forza magica inizia a manifestarsi congiuntamente. Vengono pure enfatizzate parecchie abilità creative, perché l’essere androgino, avvicinandosi alla sua sorgente, diventa un trasmettitore diretto di influssi monadici.
L’androgino spirituale, allo stadio corrente dell’evoluzione umana, è estremamente raro. Per tale ragione, questo fenomeno è ancora più importante per l’evoluzione in generale, allo stesso modo in cui una coppia ordinaria, che vive in modo armonioso, ha un’influenza evolutiva sul proprio ambiente. L’influenza evolutiva di un androgino spirituale va oltre l’ambiente, dispiegandosi nell’umanità. Ciascun androgino spirituale, pienamente sviluppato, è uno squarcio nel velo oscuro dell’energia astrale involutiva che circonda il pianeta. È un’apertura che consente l’accesso alla Luce.
Nel simbolismo del quindicesimo Arcano Maggiore, la realizzazione dell’androgino corrisponde al passaggio nel corpo del Bafometto attraverso cui transita la fiamma che brucia sopra la testa, perché il Bafometto rappresenta, come abbiamo già detto, l’astrale planetario nella sua interezza, con una predominanza delle caratteristiche involutive.
È naturale che il discepolo allo stadio di Denari non trovi ancora la sua anima gemella. È importante, tuttavia, che l’immagine del futuro incontro sia viva in lui, animata da pensieri, sentimenti e volontà. Così, nell’aura si formerà un campo magnetico che contribuirà all’avvicinamento; in questo modo nulla andrà perduto.
Nell’Albero Sephirotico la Sephira Tiphereth, che corrisponde all’Arcano 6 di tutti i semi, è al centro dell’Albero, tra le colonne attiva e passiva. Il nome – “Armonia” – indica la neutralizzazione armonica degli opposti. In relazione al sesto grado di Denari essa si riferisce, prima di tutto, all’androgino. Nella Sephira Tiphereth, il medesimo simbolismo è rappresentato da quasi tutti i canali che connettono il mondo dell’”Io” – l’interno (colonna a destra) – con il mondo del “non-Io” – l’ambiente (colonna a sinistra). Sappiamo che la “caduta” dell’uomo ha inciso sull’armonia ed ha abbassato il livello di Tiphereth. L’uomo, con la sua sublimazione, con l’uso corretto del libero arbitrio e l’approccio all’androgino – compito del sesto grado di Denari – può riportare Tiphereth al vecchio livello e restaurare l’armonia primordiale.
I due Arcani Maggiori che corrispondono al 6 di Denari, il sesto e il quindicesimo, hanno entrambi una connessione con l’ambiente. Il simbolo grafico del sesto Arcano è l’esagramma. Questo indica la neutralizzazione armonica degli opposti: isolamento – attività ambientale; sforzi evolutivi – limitazioni karmiche; aspetti “M” – aspetti “F”.
I titoli del sesto Arcano Maggiore sono “Medium” (mezzo ambientale) e “Libertas pentagrammatica”, significando che il lavoro su se stessi nell’ambiente deve svolgersi nel miglior modo possibile, in piena armonia con la propria volontà, con nessuna imposizione interiore o esteriore. Se il lavoro è sentito come un compito spiacevole a cui si deve sottostare, non si otterrà il risultato desiderato. L’imposizione, se esiste, è ammissibile solo negli stadi introduttivi del percorso iniziatico, quando la volontà evolutiva, ancora nuova, deve controllare le richieste e i desideri involutivi della natura inferiore; quando la determinazione spirituale e cosciente dell’”io voglio” deve sovrastare le voci, ancora forti, dei diversi “sé”.
Il lavoro del sesto grado di Denari è una conseguenza dell’attività preparatoria portata a termine nei gradi precedenti, e i dettagli simbolici del quindicesimo Arcano Maggiore alludono a tutti i conseguimenti precedenti come:

Consapevolezza dell’Unitarietà (la singola fiamma sulla testa del Bafometto); sviluppo in se stessi dei principi “M” e “F” (la bipolarità del Bafometto); creazione dell’androgino interno (triangolo ascendente, formato dalle due figure umane e da quella del Bafometto); sviluppo in se stessi dei quattro elementi (ali, coppa, scaglie e fiamma) e autorità su di essi (piedistallo); potere di influenza sull’ambiente secondo la propria volontà (pentagramma sulla fronte) e risveglio della Kuṇdalini (Caduceo) [3].
Ciò significa che queste realizzazioni sono una preparazione necessaria per la creazione dell’androgino esteriore.
In alchimia, lo stadio che corrisponde al sesto grado è lo stabilirsi di una connessione armonica tra il principio spirituale e l’alchimista-operatore (il quinto grado) e la materia del “Rebis”. L’operatore deve rimanere in contatto costante con questa materia (che corrisponde all’ambiente), esercitando su di essa la sua influenza mentale, psichica e fluidica, permeandola con le sue forme-pensiero, la volontà e il magnetismo e, a sua volta, divenendo sensibile alle vibrazioni del “Rebis”. In alchimia questo stadio, in un certo senso, è decisivo, perché per iniziare il processo di trasmutazione deve stabilirsi una connessione tra l’operatore e il “Rebis”. Se il processo inizia ma la connessione viene interrotta, il processo si fermerà.
Gli stadi precedenti hanno un carattere preparatorio, il sesto deve manifestare il risultato: l’inizio del processo. Quanto ci vorrà? Non si può predire, in quanto nessuno può predire il passo nel progresso di un discepolo. Dipende tutto dal potenziale spirituale e interiore e dalle potenzialità realizzative dell’alchimista. Si può solo dire che più grande è il potenziale dell’operatore, più rapido sarà il processo. Al di sotto di un certo livello di potenziale, il processo alchemico di trasmutazione non avrà luogo. Questo spiega i casi in cui le operazioni alchemiche non erano niente più che pure manipolazioni esterne, prive si risultati.
[1] È la stessa interpretazione che ne viene data da Éliphas Lévi nel suo Dogme et Rituel de la Haute Magie. In sintesi, il Bafometto simboleggia l’equilibrio degli opposti, lo stato androginico che unisce gli aspetti complementari dell’essere.
[2] Si intende la legge karmica.
[3] Nel disegno riportato il caduceo è sostituito dal simbolo del Mercurio alchemico, che ne assimila il significato (l’unione dei principi superiore e inferiore).
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