L'immaginazione creativa al potere

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Rispetto all’esercizio precedente (presenza multisensoriale in una scena familiare), in questa sessione l’immersione in una scena evocata viene portata ad un nuovo livello. Se prima abbiamo fatto uso della memoria per ricostruire i paesaggi delle nostre esperienze, ora dobbiamo abbandonare anche questo appoggio e lasciare piena libertà alla nostra immaginazione.

Molti praticanti trovano più difficile l’esercizio con la scena familiare; ciò ha una sua logica: l’utilizzo della memoria blocca, in un certo senso, il potenziale immaginativo, costringendolo nei limiti angusti dei nostri ricordi. Lo scopo di questa sessione di pratica è, al contrario, quello di cogliere l’impensato, di svincolare la mente dalle strutture che sono retaggio delle nostre reminiscenze per lasciare che il processo creativo svolga il suo corso. L’esperienza, pur essendo difficile da descrivere a parole, rassomiglia molto a una formazione continua di immagini – e successivamente delle sensazioni e dei suoni correlati – senza che all’apparenza intervenga un pensiero che decida ciò che deve essere suscitato. Naturalmente, il contesto in cui si è presenti è in qualche modo tratto dalla memoria delle cose; quello che fa la differenza è la mancanza di intenzionalità o di sforzo nell’elaborazione delle immagini e delle esperienze sensorie.


Ora passiamo alla pratica:

  • Sedete nella vostra posizione preferita a occhi chiusi e applicate il vuoto mentale per qualche istante.
  • Seguite le stesse indicazioni dell’esercizio precedente, evitando questa volta di fare affidamento sulla memoria, ma cercando di conservare la stessa vividezza nelle visualizzazioni.
  • Se siete riusciti a mantenere la visualizzazione per cinque minuti, passate a immaginare anche i suoni e, se riuscite, aggiungete un altro senso (preferibilmente il tatto, come la sensazione del vento sulla pelle, ecc.).
  • Una volta raggiunto l’obiettivo  dei cinque minuti con la presenza multisensoriale, nelle sessioni successive potete provare ad occhi aperti. Anche in questo caso l’esercizio è concluso quando riuscite a conservare l’attenzione per cinque minuti.