Il consolidamento della forma nel mondo a tre dimensioni
Estratti dall’opera: The Book of Thoth, London 2010. Trad. dall’inglese, adattamento e note di Daniele Duretto

L’idea creativa è esposta nel suo pieno senso materiale. La carta è governata dal Sole in Capricorno, il segno in cui l’astro rinasce [2]. I dischi sono molto grandi e dall’aspetto solido; il suggerimento dato dalla carta è quello di una fortezza. Essa rappresenta la Legge e l’Ordine, mantenuti attraverso l’autorità e la vigilanza costanti. I dischi sono quadrati: la rivoluzione è un concetto estraneo alla carta; e i quadrati contengono i segni dei Quattro Elementi. Nonostante tutto questo, ruotano; la difesa è valida solo quando violentemente attiva. Per quanto appaia stazionaria, è il “punto morto” del progettista; e il Capricorno è il punto in cui il Sole “punta di nuovo verso nord” [3]. Lo sfondo è di un azzurro cupo, screziato di giallo, suggerendo un fossato; ma oltre a questo c’è un motivo grigio e indaco a rappresentare i campi protetti la cui sicurezza è assicurata dalla fortezza.

Nell’I Ching, il Sole in Capricorno è rappresentato dal secondo Esagramma, Kkunn, che è il Principio Femminile [4].
Si confrontino le parole inglesi Queen, l’anglo-sassone Cwen, l’antico merciano Kwoen [5]. Sono affini l’islandese Kvan e il gotico Kwens, che significa donna. Il genere indo-germanico è g(w)eni e la radice sanscrita GwEN. Si noti anche Cwm, combe (avvallamento, vallata, N.d.T.) e le parole agnate, con il significato di valle chiusa, in genere con acqua che vi scorre. Womb (utero, grembo) – forse una parola attenuata?
Si confrontino anche le innumerevoli parole derivate dalla radice Gas, che implicano uno spazio chiuso e fortificato. Case (cassa), castle (castello), chest (petto), cyst (ciste), chaste (casto), incest (incesto) e così via.
Il radicale primario in tutte queste classi di parole è gutturale. Osservate le attribuzioni ebraiche: Gimel, la luna; Cheth, il segno del Cancro, la casa della Luna; Kaf, la Ruota; Qof, la Luna, XVIII [6], Guttur [7], la gola. Suoni siffatti suggeriscono l’altra gola; una è il canale della respirazione e della nutrizione, l’altra della riproduzione e dell’escrezione.
[1] Nella dottrina del Thelema l’Abisso è il vuoto tra il mondo fenomenico o manifesto e la sua fonte spirituale o noumenica. Nell’albero sephirotico l’Abisso è rappresentato da Da’ath, la sephira nascosta che separa le tre sephiroth superne (Kether, Chokmah e Binah) dalle rimanenti. Una raffigurazione allegorica dell’Abisso viene offerta da Genesi, dove la caduta di Adamo rappresenta il passaggio da una forma di coscienza unificata al dualismo tra l’ego e la natura divina. Il superamento dell’Abisso viene visto come un’operazione pericolosa che comporta la disintegrazione della personalità convenzionale. il grado dell’Ordine che certifica il superamento dell’Abisso è quello di Magister Templi.
[2] Con l’ingresso del Sole nel segno zodiacale del Capricorno, al solstizio d’inverno, le ore di buio iniziano a diminuire (nell’emisfero settentrionale).
[3] Il “punto morto” è la posizione in cui un pistone è nel punto più lontano o più vicino all’albero motore; in tale posizione, la forza è diretta lungo l’asse, per cui non è possibile applicare una forza di rotazione. Similmente, i punti di massima declinazione positiva e negativa del Sole sono detti “solstizi” (dal lat. sol sistere, la stazione del Sole) perché l’astro in quei giorni pare sostare allo stesso grado di declinazione, in una condizione di immobilità apparente simile al punto morto della meccanica. Con l’ingresso del Sole in Capricorno, l’astro passa la massima declinazione negativa (sud) dirigendosi nuovamente verso nord. In questo paragrafo Crowley pare suggerire che l’idea di stabilità non può esistere senza l’intervento concomitante di un processo creativo eternamente rinnovantesi.
[4] L’esagramma Kkunn, il Ricettivo, Yin, rispecchia l’elemento Terra, e le sue direzioni sono il Sud e l’Ovest; è quindi in stretta analogia con le caratteristiche del segno del Capricorno, che rappresenta l’essenza dell’elemento. In 777 Revised Crowley cita tutte le attribuzioni degli esagrammi.
[5] La Mercia (lat. Merciorum regnum) era uno dei regni dell’eptarchia anglosassone, situato nel sud dell’Inghilterra. Mantenne una relativa indipendenza sino alla conquista normanna del 1066.
[6] Il diciottesimo Arcano Maggiore del Tarocco, la Luna.
[7] Latino per gola, esofago, da cui l’italiano gutturale.
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