La Saggezza degli dèi

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L’aspetto di semiquadrato inscrive nel cerchio zodiacale la figura dell’ottagono, i cui lati hanno un’ampiezza angolare di 45°. Essendo generato dalla divisione per due dell’aspetto di quadratura, la sua interpretazione è spesso associata per similitudine a quella dell’aspetto maggiore, soltanto più sfumata negli effetti; ma questo non è del tutto esatto, come vedremo nella definizione simbolica del numero 8.

Nei sistemi gnostici il numero 8 rappresenta l’Ogdoade, la dimora di Sophia (dal gr. Σοφíα, Saggezza) madre degli Arconti e degli Angeli che presiedono la creazione; l’equivalente astronomico di tale concezione è l’Ottavo Cielo, il cielo delle stelle fisse che domina sui sette paradisi planetari. Nei testi di Nag Hammadi [1] Sophia è interpretata come l’aspetto femminile della divinità, di colei che si occupa di portare sul piano materiale lo spirito divino. Nell’Albero cabalistico delle Sephirot il numero 8 è Hod, Splendore, la potenza femminile di Dio che articola e rende visibile la realtà attraverso i suoi raggi. Negli Arcani Maggiori del Tarocco il numero 8 è la Giustizia, intesa come la legge del mondo divino che si riflette nel mondo naturale.


Nell’applicazione di questi principi vediamo quindi all’opera lo specchiarsi del piano spirituale increato nel regno materiale; questo riflettersi, all’origine delle forme della Natura, viene gestito attraverso la Legge, ovvero la conformità al piano divino originale. Ora, in quanto esseri dotati di autocoscienza, possiamo anche non riconoscere il dettato dall’alto, possiamo ribellarci ad esso, oppure non ne siamo semplicemente consapevoli. In qualunque caso, ci esponiamo al rischio di dover subire il contraccolpo delle nostre azioni squilibrate, il che si traduce in quello che appare come karma negativo, ma che in realtà è soltanto una mancanza di consapevolezza delle regole universali.

La trasposizione del concetto così delineato sul piano dell’interpretazione astrologica ci consente di definire il semiquadrato come un aspetto che “spezza” la quadratura in due composti: quello apparente o formale e quello sottile. Sappiamo che i pianeti in quadratura attualizzano le difficoltà incontrate nel portare a compimento i potenziali psichici, o nel superare gli ostacoli fisici e materiali che si presentano nel corso dell’esistenza; la nostra attenzione è in questo caso concentrata sull’impatto causato da queste problematiche, e sul modo di porvi un freno o di utilizzarle in senso evolutivo. Con il semiquadrato, il fuoco si sposta sulle cause degli eventi più che sul loro manifestarsi. In un certo senso, l’aspetto invoglia ad agire prima che un effetto si manifesti, o prima che sia del tutto palesato; esso origina il bisogno o il desiderio di far fronte a uno squilibrio potenziale, perché si è in contatto con la motivazione all’origine del bisogno stesso.


All’atto pratico l’aspetto di semiquadrato si può manifestare come motivazione irrefrenabile – o quantomeno estremamente dinamica – a dare spazio a idee costruttive; e ancora, a disfarsi di circostanze di vecchia data che ostacolano il progresso personale. Se letto in senso negativo – in presenza di aspetti concomitanti sfavorevoli – l’aspetto causa blocchi energetici e atteggiamenti ossessivo-compulsivi, vista l’incapacità di mettere a frutto i nostri piani destinici. Per dare un esempio, un semiquadrato Marte-Plutone porta agli estremi limiti l’impegno fisico ed energetico per il raggiungimento di un obiettivo relativo alla Casa o alle Case interessate; oppure, nei casi critici, è richiesto uno sforzo per superare gli atteggiamenti apatici che ostacolano i nostri intenti. Si applicano le medesime linee-guida anche nel caso di transiti e progressioni. Come per tutti gli aspetti minori, l’orbita di tolleranza non deve oltrepassare i due gradi.


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