La memoria come coadiuvante all'immaginazione creativa

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Proseguendo nella pratica della visualizzazione, giungiamo ora a caratterizzare con l’occhio della mente l’immagine di persone conosciute. Questo esercizio ha lo scopo di affinare, con l’uso della memoria, l’immaginazione creativa. Trattandosi di individui noti, il livello di descrizione da dare all’aspetto e alla fisionomia risulta infatti più dettagliato e coinvolgente; ciò costringe a uno sforzo supplementare, tanto più che ci si deve affidare alla memoria oltre che all’immaginazione. Procediamo ora con la pratica.


  • Con gli occhi chiusi, nella nostra consueta posizione o āsana, ci concentriamo sull’aspetto di un genitore, un parente, un amico, o anche di una persona defunta. Immaginiamo inizialmente solo i lineamenti facciali, poi l’intera figura vestita, immobile.
  • Se riusciamo a mantenere l’immagine per cinque minuti a occhi chiusi, passiamo alla visualizzazione a occhi aperti.
  • Nella fase successiva, immaginiamo le persone in movimento, che camminano o svolgono qualche attività. Manteniamo lo stesso standard dei cinque minuti, con occhi chiusi e occhi aperti.
  • Aggiungiamo ora l’immaginazione uditiva; ascoltiamo le persone che parlano, cercando di percepire le sfumature e le caratteristiche della voce come noi le abbiamo udite nella realtà. Se lo si desidera, si possono associare altri sensi, come l’odore e il tatto. Se si è in grado di mantenere l’immaginazione per cinque minuti, ad occhi chiusi e aperti, l’esercizio può considerarsi completato.

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