La Casa VIII porta l’essere in prossimità dell’avversario più temuto, la morte; ma, superata l’atavica paura, si apre un mondo di trasformazione e di rinascita oltre la soglia dell’individualità

English version


La Casa VIII rappresenta la fase in cui, superato l’esame di compatibilità con l’Altro della Casa VII, l’essere si trova a doversi svincolare dall’unicità della propria condizione, dalla forma che lo isola dal contesto impedendogli il contatto con l’intima essenza delle cose e degli altri esseri. Ci troviamo infatti già addentro all’emisfero superiore, allo stadio in cui l’ego inizia il processo di trasformazione che lo porterà all’esperienza sociale o spirituale, in base al suo gradiente evolutivo.

I rapporti simbolici con l’opposta Casa II mettono in chiaro qual è la finalità di questa Casa: sciogliere i legami con le strutture che sono a fondamento dell’individualità, allentare la dipendenza dai fattori materiali per accedere a quelle esperienze che sono possibili solo in un regime di libertà dai bisogni accidentali. Del resto la dialettica Toro-Scorpione, segni cosignificanti, rimanda proprio a questo meccanismo di solve et coagula, alla trasmutazione della vile materia alchemica per rivelarne l’origine spirituale attraverso il sacrificio degli attaccamenti, fase necessaria per proseguire correttamente nel cammino destinico.

Infatti è proprio nella trasmutazione che troviamo il senso principale della Casa VIII. La conoscenza dell’Altro della Casa VII è solo il primo passo verso la reintegrazione delle virtù umane; con la Casa successiva assistiamo alla vera rinuncia del contingente, al sacrificio di quei valori che contribuiscono a privilegiare la sostanza sull’essenza. Come terza nella sequenza delle Case succedenti – dopo l’edificazione dell’habitat materiale in II Casa e il processo di individuazione della V – la Casa VIII giunge a disfare ciò che è stato faticosamente elaborato quale base della manifestazione personale, passo necessario per giungere alla soglia del transpersonale. Nel rapporto con le Case cosignificanti dei segni d’Acqua dopo la gestazione della Casa IV, l’impulso vitale che nasce alla forma, si giunge alla corrosione della Casa VIII, viatico allo scioglimento dei legami individuali.

L’astrologia giudiziaria offre un ricco catalogo di associazioni e di analogie, tutte legate ad un comune denominatore: la morte. Oggi viene privilegiato il senso trasformativo e psicologico insito nel termine, come le esperienze distruttive e di rinnovamento che seguono le fasi del cambiamento individuale. Si pensi alla Casa VIII come a una vacanza, nel senso etimologico di assenza, di vuoto, di libertà dalle contingenze; in tutti i momenti in cui si verifica un mutamento prospettico, con il suo corollario di rinunce, di perdite e il rinnovamento che ne consegue, si sperimenta un fatto di Casa VIII, compresa la vacanza nella sua accezione di periodo rigenerativo e di riposo. La morte come cessazione dell’esistenza fisica è l’ultimo e definitivo sacrificio che recide il rapporto individuale con la manifestazione; la cosiddetta morte iniziatica è una morte in vita, ovvero un abbandono consapevole degli attaccamenti che causano l’illusione di un ego separato dal contesto.

Anche le eredità e i testamenti rientrano nei significati della Casa VIII, in quanto fonte di un guadagno che non è ottenuto attraverso l’acquisizione diretta di beni materiali come è il caso dell’opposta Casa II; i beni del coniuge sono un altro esempio dell’applicazione delle Case derivate (la Casa VIII è la seconda Casa a partire dalla Casa VII); i veleni e le tossine sono l’intervento sul piano concreto di una sostanza in grado di causare morte e disfunzioni organiche per azione erosiva, mutagena o carcinogena. Come parte delle cosiddette Case della salute (assieme alla VI e alla XII) la Casa VIII presiede alle operazioni chirurgiche, intese come una asportazione o una ricostruzione mirata di organi e parti del corpo che necessitano di interventi radicali per recuperare la funzionalità organica.

La Casa VIII in segni d’Acqua rimanda alla necessità di profonde esperienze emotive e psicologiche per sciogliere i nodi psichici che inibiscono i processi di trasformazione; in segni di Fuoco le trasformazioni avvengono in modo netto, bruciando tutte le resistenze che le limitano; nei segni di Terra si fa imperativo il bisogno di distruggere le certezze concrete per poi rigenerarle; infine, nei segni d’Aria, le grandi trasformazioni esistenziali implicano lo scontro e il confronto con gli altri e con la società.

Rispondi