Il Mago, come individuo realizzato, è il mediatore universale, il perfetto Microcosmo che accomuna il Divino e le espressioni del mondo naturale.
Estratti dall’opera: Le Tarot des Bohémiens, Paris 1889 – Trad. dal francese, adattamento e note di Daniele Duretto
La prima lettera ebraica (Alef, א)
La Alef esprime geroglificamente l’Uomo come unità collettiva, il principio maestro, sovrano della terra. Dal significato geroglifico sono derivate le idee di Unità e del principio che la determina, idee che danno ad Alef il suo valore come segno di Potere e di Stabilità. L’Uomo, o il Microcosmo, l’Unità e il Principio in tutti i mondi, è il significato del geroglifico primitivo. Un’attenta considerazione della prima carta del Tarocco ci illuminerà ulteriormente.
Significati della carta

- La cima della figura è occupata dal segno divino della Vita Universale sulla testa del Magus.
- Il fondo della figura rappresenta la Terra con i suoi prodotti, il simbolo della Natura.
- Infine, il centro è occupato dall’Uomo, posto dietro una tavola coperta con diversi oggetti.
- La parte destra e sinistra della figura è occupata dalle mani del Magus, una di esse curvata verso la Terra, l’altra sollevata verso i Cieli.
- La posizione delle gambe rappresenta i due principi, attivo e passivo, del Grande Tutto, e corrisponde alle due colonne Jakin e Boaz del tempio di Salomone e della Framassoneria.
- L’uomo con una mano cerca Dio nei Cieli, con l’altra punta sotto, a chiamare a sé il demone, unendo quindi il divino e il diabolico dell’umanità. In questo modo il Tarocco ci mostra il ruolo del mediatore universale secondo l’Adam Kadmon [1].
Se vogliamo fare un sommario del significato del simbolo, così come l’abbiamo sinora decifrato, lo possiamo rappresentare in questo modo:
Divino | ALTO | Testa | ||
DESTRA (braccio abbassato) Necessità – Male | Umano | CENTRO | Corpo | SINISTRA (braccio alzato) Libertà – Bene |
Naturale | BASSO | Piedi |
Ma il simbolismo della prima carta del Tarocco non finisce qui. Il Magus tiene la bacchetta del Mago nella mano sinistra, che solleva, e i quattro grandi simboli del Tarocco sono posti di fronte a lui: la Coppa, la Spada, i Pentacoli o Talismano che, come abbiamo già visto, corrispondono esattamente alle lettere del Tetragrammaton.
- Scettro o YOD, simbolo del Principio attivo preminente, e di Dio.
- Coppa o HE, simbolo del Principio passivo preminente, o dell’Universo.
- Spada, Croce o VAU, simbolo del Principio Equilibratore.
- Pentacoli o seconda HE, il simbolo ciclico dell’Eternità, che unisce i primi tre Principi in uno solo.
Dal punto di vista umano questi simboli corrispondono alle quattro caste dell’umanità:
- Gli uomini dello YOD, o gli Inventori, i Produttori. La Nobiltà di Intelletto.
- Gli uomini della HE, o i depositari delle grandi verità scoperte dagli uomini dello YOD: i Sapienti, i Giudici. La Nobiltà professionale.
- Gli uomini della VAU, o i guardiani e difensori di coloro che precedono: i Guerrieri. La Nobiltà della spada.
- Gli uomini della seconda HE, la moltitudine da cui le altre classi reclutano continuamente. Il Popolo.
Già sappiamo che la prima carta del Tarocco è completata dalla ventunesima (21 + 1 = 22), e così vediamo perché, se la prima carta rappresenta il Microcosmo, l’ultima rappresenta il Macrocosmo; e l’undicesima carta, che funge da collegamento universale a tutta la serie completa del Tarocco, rappresenta il Riflesso Vitale Vigente, che serve da nesso tra i mondi.
Questo simbolo è il primo dell’intero Tarocco, ed esso ha l’Unità come numero caratteristico. Il Principio Unitario, la cui origine è impenetrabile ai concetti umani, è messa all’inizio di tutte le cose. E se non possiamo seguire l’Inconoscibile alla sua origine, è più facile per noi addentrarci nelle sue manifestazioni, e quindi il nostro impegno consisterà nello studio del Principio Unitario nella creazione. Dio, l’Uomo e l’Universo sono, quindi, i tre significati della prima carta, ed ora diremo poche parole sull’applicazione di questi dati a tutte le altre carte del mazzo.
Estensione dei tre grandi principi a tutto il Tarocco
I tre significati della prima carta rappresentano rispettivamente:
- Il Creatore o YOD.
- Il Ricevente o HE.
- Il Trasformatore o VAU.
Infine, la transizione alla seconda HE, che al momento non è considerata.
Ma la prima carta del Tarocco, considerata come un tutto, rappresenta il Creatore o lo YOD, la seconda carta presa come un tutto rappresenta il Ricevente o HE, e la terza il Trasformatore o VAU. Ciascuna di esse manifesterà, nell’idea che esprime, anche i quattro aspetti di YOD-HE-VAU-HE.
Ma quello che è vero per il ternario, è vero pure per il Settenario, così che il primo Settenario, preso come un tutto, rappresenterà il Creatore. Il secondo Settenario rappresenterà il Ricevente. Il terzo il Trasformatore. Infine, il ternario di transizione rappresenterà il ritorno degli effetti alle cause, e di conseguenza al principio. Condensiamo queste affermazioni dicendo:
- Il primo Settenario rappresenta Dio.
- Il secondo Settenario rappresenta l’Uomo.
- Il terzo Settenario rappresenta l’Universo.
Inoltre, ciascuno di questi elementi è contenuto negli altri due in tutti i punti della loro manifestazione.
Riepilogo generale: 1 – Magus
AFFINITÀ | SIGNIFICATI |
Geroglifico | Uomo |
Cabala | Kether |
Astronomia | Nessuna affinità |
Lettera ebraica | Alef א |
Chiave della carta | YOD – YOD |
Il Divino Creatore | Dio – Il Padre – Osiride – YOD di YOD |
Il Divino Trasformatore | L’Universo Attivo – Natura Naturante – VAU di YOD – seconda HE di YOD |
[1] Adam Kadmon (ebr. אָדָם קַדְמוֹן), l’Uomo Primordiale, viene descritto nella Cabala come l’essenza antropomorfa espressione della luce divina primordiale senza forma, che limitando la sua potenza origina l’esistenza. Adam Kadmon, come prototipo dell’umanità e della collettività delle anime, è quindi sia umano che divino.
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