Gli aspetti tra pianeti sono la raffigurazione delle molteplici relazioni che concorrono a formare un organismo

Un aspetto tra pianeti o tra pianeti e punti sensibili del tema stabilisce un rapporto tra le funzioni rappresentate dai pianeti e dai punti stessi. Tutte le parti di sistemi complessi – siano essi organismi biologici o come nel nostro caso un insieme planetario – sviluppano una rete di relazioni atte a garantirne l’integrità e la completezza. Un organismo si forma quando vi è unità nella molteplicità, e gli aspetti planetari concorrono a sostenere tale dinamica; si può pensare ad essi come a vettori, nel campo di rappresentazione dell’oroscopo (zodiaco e sistema delle Case), che definiscono i punti di equilibrio, resistenza o contrapposizione delle funzioni planetarie atti a plasmare la struttura di un individuo o di un ente nello spaziotempo.
Perché un aspetto sia significativo è necessario che esso si adegui a un certo tipo di espressione numerica, che rappresenta il modello ideale da cui il legame planetario trae il suo ritmo. Ovvero l’aspetto può “oscillare” solo su frequenze ben definite, dove il numero è la rappresentazione matematica di questo rapporto. A rigor di logica, in un sistema di campo come quello rappresentato dal grafico astrologico, tutti gli elementi esprimono un qualche tipo di relazione. Ma solo quelli che si avvicinano o combaciano con il modello ideale spiccano a livello interpretativo, per via della loro maggior vicinanza alla vibrazione simbolica espressa dal numero.
Aspetti maggiori e minori
All’interno di questa struttura, alcuni rapporti di longitudine eclittica tra i pianeti sono considerati più significativi di altri e sono classificati come aspetti maggiori: congiunzione (0°), opposizione (180°), trigono (120°), quadratura (90°) e sestile (60°). Perché questi rapporti e non altri? Per gli aspetti di congiunzione e opposizione il significato appare ovvio: essi rappresentano le dinamiche primordiali di unione e contrapposizione; i pianeti in congiunzione raffigurano l’integrazione spontanea tra le funzioni coinvolte, l’opposizione è la dinamica planetaria che si sviluppa attraverso il confronto. Il trigono introduce l’elemento creativo che sorge dall’accordo tra le parti; la quadratura manifesta la resistenza che interviene quando la realtà e l’ideale collidono; infine, il sestile ritrae il rapporto di vicinanza non conflittuale. Maggiori dettagli sono forniti alle apposite voci.
L’utilizzo degli aspetti minori nel momento interpretativo o nell’uso previsionale è sempre stato un tema dibattuto all’interno della comunità astrologica. Essi esprimono una tenue risonanza che è difficile da associare con sufficiente precisione agli aspetti dello psicosoma individuale o a un qualche tipo di evento; qualche autore li colloca in un quadro di riferimento legato a certe manifestazioni psicologiche, oppure si considera che la presa di coscienza di tali aspetti richieda un elevato grado di consapevolezza da parte del soggetto. Alcuni di questi aspetti sembrano tuttavia più significativi di altri. Di seguito sono dati gli aspetti minori in ordine di longitudine: semisestile (30°); semi-quintile (36°); nonile (40°); semi-quadrato o ottile (45°); settile (51° 26’); quintile (72°); sesqui-quadrato (135°); bi-quintile (144°); quinconce (150°). Tra gli aspetti minori raramente utilizzati abbiamo: il semi-ottile (22° 30’); il semi-quinconce (75°); il tri-decile (108°); il quindecile (165°).
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