Seguire i flussi del pensiero senza intervenire

Sedete a occhi chiusi su una sedia, una poltrona, o assumete la vostra posizione di meditazione preferita; trattandosi di un esercizio mentale, la postura non ha molta rilevanza, l’importante è che sia abbastanza comoda da non provocare distrazione. Se avete sonno o vi sentite stanchi, rinviate la pratica ad un momento più opportuno, oppure spruzzatevi la faccia con acqua fredda o fate alcuni respiri profondi per ritrovare l’attenzione.
Iniziate ad osservare il flusso dei pensieri. Nella consueta attività di veglia, pensieri e stati emotivi sono interlacciati; la vista di una persona o di un oggetto può generare sentimenti e pensieri di amore, odio, desiderio e così via; a sua volta un pensiero genera a catena una sequenza di pensieri a cui è difficile sfuggire. La finalità di questa pratica consiste nell’inibire questa reazione, limitandosi a constatare il sorgere dei pensieri come se si fosse un silenzioso osservatore esterno, in modo rilassato e senza forzarne l’eliminazione.
Quella dell’osservatore è naturalmente solo una metafora per contestualizzare il principio di inazione che è alla base dell’esercizio. Pensare di essere un osservatore inerte è di per sé un pensiero, che rischia di generare una ricorsione infinita di osservatori che osservano l’osservatore. Il pensiero è un modo di manifestazione dell’essere, quindi non esiste una reale separazione tra chi pensa e il pensato. Come evidenziato in precedenza, l’azione efficace consiste nell’interrompere l’attaccamento emotivo con il pensiero sorgente, di modo che questi non generi altri pensieri; lo stesso dicasi per le emozioni o i pensieri disturbanti che sorgono inaspettati, come quando si percepiscono rumori improvvisi durante la sessione di pratica. Anche in questo caso, non è il suono a creare un ostacolo alla meditazione, ma è la nostra reazione a esso.
Con la pratica, si constaterà un diradarsi dei pensieri, che venendo a mancare del loro nutrimento emotivo tenderanno a svanire spontaneamente così come sono sorti. Si inizi con una sessione di 2-3 minuti al mattino, da ripetersi la sera, incrementando di un minuto ogni giorno. Quando si sarà in grado di mantenere un distacco cosciente dai pensieri per dieci minuti, l’esercizio può dirsi concluso e si può passare alla fase successiva.
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