Non c’è “influsso” perché non è in gioco una relazione di causa-effetto.

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L’astrologia si basa interamente sul presupposto che il fenomeno e l’osservatore interagiscono tra loro. Da un punto di vista astrologico, la sfera celeste e la nostra consapevolezza si uniscono nello stesso processo: ecco perché non possiamo dire che ci sia un’influenza planetaria, come qualcuno suggerisce.

Due meccanismi ci mostrano la connessione tra la nostra consapevolezza e la realtà circostante. Da un punto di vista relativo, i pianeti e le stelle esistono separatamente dalla nostra coscienza e, come tali, sono oggetto di indagine scientifica. Il pensiero scientifico si basa su un’analisi oggettiva delle cose così come sono, attraverso un’affermazione teorica che dà validità ai fatti e alle osservazioni sperimentali; è così che viviamo e pensiamo, ed è legittimo perché si rivela molto utile nella vita di tutti i giorni.

D’altra parte, l’astrologia mina l’opinione che il mondo fisico esista indipendentemente dalle nostre osservazioni (come come suggeriscono alcuni aspetti meccanica quantistica, per esempio). Di conseguenza, i fattori astrologici agiscono come un riflesso simbolico della realtà a cui apparteniamo, non richiedendo un vincolo causale. L’universo e la coscienza umana condividono lo stesso processo, di modo che possiamo spiegare l’astrologia non in un senso distintivo, ma piuttosto come un vettore simbolico che ci consente di partecipare a una visione unitaria della realtà.

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