English version


Valentin Arnoldevitch Tomberg (San Pietroburgo 1900 – Majorca 1973), russo-baltico di fede luterana, sin dalla gioventù iniziò a frequentare i circoli esoterici di San Pietroburgo. Nel 1917 si unì alla Società Teosofica, fondata nel 1875 da Helena Petrovna Blavatsky.

Nel 1918, a causa della rivoluzione bolscevica, fuggì a Tallinn in Estonia, dove si sposò nel 1922. Nel 1920 conobbe alcuni membri del gruppo di Mebes, che si dedicava allo studio del Tarocco come sistema occulto. Nel 1924 iniziò a studiare Lingue e Religioni Comparate alla prestigiosa università estone di Tartu.

Nel 1925 fu eletto alla vicepresidenza della Società Antroposofica Estone ispirata da Rudolf Steiner.

A partire dal 1930 tenne numerose conferenze di argomento antroposofico e contribuì alle pubblicazioni del movimento. Nel 1932 divenne Segretario Generale della Società Antroposofica Baltica. Nel 1933 si sposò per la seconda volta. Negli anni seguenti si distaccò sempre di più dalla Società Antroposofica sino a che, nel 1937, rassegnò le dimissioni. Questo cambio di direzione era principalmente dovuto a un diverso intendimento del concetto cristocentrico già presente in Rudolf Steiner, e in parte dai numerosi conflitti che si erano scatenati nella cerchia antroposofica dopo la morte del fondatore nel 1925.

Nel 1938 Tomberg si stabilì a Rotterdam in Olanda, dove tenne alcune conferenze sulla seconda venuta del Cristo in veste eterica. Si spostò quindi ad Amsterdam, dove lavorò come traduttore e insegnante nascondendosi nel contempo dai rastrellamenti nazisti.

Alla fine della guerra si convertì al cattolicesimo e dopo gli studi all’università di Colonia in Germania ottenne il dottorato in Legge Internazionale. Nel 1948 lasciò definitivamente la Germania e si trasferì a Reading, nei pressi di Londra, dove grazie alle sue spiccate doti linguistiche ottenne una posizione professionale preminente alla BBC come traduttore dal russo. Nel 1960 andò in pensione, e dal 1963 al 1967 si dedicò alla stesura di numerosi scritti, tra cui Meditations on the Tarot, a Journey into Christian Hermeticism, pubblicato postumo e anonimamente dietro sua richiesta.

Morì nel 1973 durante una vacanza a Majorca, a causa di un ictus. Poco tempo dopo Marie Demski Tomberg, moglie e collaboratrice, lo seguì.