La vita e le opere del fondatore dell'Antroposofia

Infanzia e prima giovinezza
Rudolf Steiner nacque il 27 febbraio 1861 a Donji Kralievich, al tempo una cittadina dell’Impero Austro-Ungarico (oggi parte della Croazia del nord). Il padre, Johann Steiner, era un guardacaccia, in seguito divenuto operatore del telegrafo per le ferrovie austriache e poi capostazione; la madre, Franziska Blie, era una domestica al servizio di un conte.
Nel 1870, all’età di nove anni, Steiner ebbe la sua prima esperienza spirituale, la visione dello spirito di una delle sue zie morta lontano da casa senza che nessuno della famiglia ne avesse notizia. In una sua più tarda corrispondenza scrisse di ritenere che, già all’età di 15 anni, avesse sviluppato le precondizioni per la chiaroveggenza spirituale.
Nel 1879, al termine delle scuole secondarie, vinse una borsa di studio che gli permise di iscriversi alla Technische Hochschule (Politecnico) di Vienna, dove si laureò nel 1883. Qui studiò matematica, fisica, chimica, botanica, biologia, letteratura e filosofia. Durante il percorso universitario iniziò ad interessarsi estensivamente alle opere di Goethe e alla sua filosofia.
Gli inizi della carriera
Nel 1882, ancora studente, Steiner fu nominato capo editore scientifico per la nuova edizione delle opere di Goethe a cura della Deutsche National Literatur, nonostante fosse ancora sprovvisto di titolo accademico. Nel 1886 pubblicò uno dei più importanti contributi in questo campo, Grundlinien einer Erkenntnistheorie der Goetheschen Weltanschauung (La Teoria della Conoscenza nella Concezione del Mondo di Goethe).
Nel 1890 Steiner si trasferì a Weimar, nella regione della Turingia, dove fu impiegato presso gli archivi della fondazione Schiller-Goethe. Nel 1891 ricevette il dottorato all’università di Rostock, con una tesi in, seguito pubblicata, dal titolo Wahrheit und Wissenschaft (Verità e Scienza).
Nel 1894 diede alle stampe le sue prime dissertazioni filosofiche, Die Philosophie der Freiheit (la Filosofia della Libertà), interrogandosi sulla possibilità che l’uomo si possa attribuire la libertà oppure se essa sia una pura illusione veicolata dall’ignoranza sulla sua vera condizione.
Nel 1897 si trasferì a Berlino, dove si guadagnò da vivere come editore di riviste. In particolare, divenne comproprietario e capo redattore della rivista letteraria Magazin für Literatur; ma la speranza di trovare lettori appassionati agli argomenti filosofici fallì. Steiner lasciò la rivista e si diede all’insegnamento. Iniziò a insegnare alla Arbeiterbildungsschule (Scuola per l’Educazione dei Lavoratori), dove introdusse i partecipanti alla discussione di idee per allora progressiste come l’educazione universale nella prospettiva delle classi lavoratrici. Nello stesso periodo prese a frequentare le conferenze della Società Teosofica, dove presto si mise in luce.
Nel 1899 Steiner sposò Anna Eunicke, una vedova con figli da cui Steiner aveva affittato una stanza nel suo appartamento. Il matrimonio finì pochi anni dopo in una separazione. Anna morì nel 1911.
Il periodo teosofico
Nel 1902 Steiner divenne il Segretario Generale della sezione tedesca della Società Teosofica, che a quel tempo aveva una sola loggia. Grazie ai suoi sforzi incessanti di conferenziere, nel giro di dieci anni le logge divennero 65. Nell’approccio alla spiritualità Steiner adottò comunque una visione non sempre conforme a quella proposta dalla Società Teosofica. Partendo dai metodi della Blavatsky, egli cercò di introdurre in seno alla teosofia un sistema esoterico basato sulle tradizioni occidentali, sostituendo le derivazioni e le terminologie orientali in uso nella Società stessa.
Nel 1909 due esponenti di spicco della Società Teosofica, Charles Webster Leadbeater [1] e Annie Besant [2], trovarono in India un giovane chiamato Jiddu Krishnamurti. In lui essi vedevano una reincarnazione del Cristo, il che li spinse a fondare l’Ordine della Stella dell’Est (OSE), con Krishnamurti a capo dell’Ordine. Non potendo accettare la situazione Steiner abbandonò la Società Teosofica, e la maggior parte dei membri tedeschi lo seguì.
Fondazione e sviluppo della Società Antroposofica
Nel 1912, Steiner fondò la Società Antroposofica, il cui scopo era di seguire una via alla spiritualità secondo i dettami delle tradizioni occidentali. Sotto la sua guida la Società crebbe rapidamente.
Nel 1913, iniziò a pianificare la costruzione del Goethanum, un centro mondiale che servisse da base per la Società. Esso fu completato (in legno e cemento) nel 1919 nella località di Dornach, vicino a Basilea (Svizzera).
Nel 1914 sposò Marie von Sievers, un’attrice di origine baltica e devota antroposofa, sotto la cui guida Steiner sviluppò la pedagogia Waldorf e le scuole di euritmia [3].
Al termine della Prima Guerra Mondiale, nel 1919, Steiner iniziò estensivamente a dare insegnamenti. Nello stesso anno, aprì la prima delle Scuole Waldorf a Stuttgart (Germania), che si espansero a livello internazionale diventando entità indipendenti. In esse – ancora oggi – si adotta uno stile educativo olistico, inteso a sviluppare gli interessi pratici, artistici e intellettuali dei bambini con un’attenzione particolare all’immaginazione e alla creatività. A fianco di questa iniziativa, Steiner si occupò di bambini e adulti con disabilità, iniziò gli studi sull’agricoltura biodinamica e sull’applicazione di terapie mediche complementari come l’omeopatia.
Nel 1921, con l’avvento di Adolf Hitler a capo del Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, il Partito Tedesco dei Lavoratori, Steiner iniziò a confrontarsi con situazioni e personaggi ostili, con Hitler che lo giudicava un burattino in mano agli ebrei. Fu costretto a interrompere i suoi incontri, e un anno più tardi dovette abbandonare Berlino.
Nel 1922, la notte di Capodanno, il Goethanum andò a fuoco. Sebbene le cause non furono mai stabilite, la colpa fu data ai nazisti. Senza perdersi d’animo, Steiner iniziò a disegnarne uno nuovo, questa volta in cemento. Per contrastare le critiche continuò nel frattempo a tenere conferenze con un ritmo elevato, anche più volte al giorno.
Nel settembre 1924 diede la sua l’ultima lezione, per poi interrompere le attività di conferenziere – a causa di una malattia al sistema digerente di eziologia sconosciuta – e dedicarsi alla stesura della sua autobiografia. Morì il 30 marzo 1925 a Dornach, in Svizzera. Alcuni credettero che fosse stato lentamente avvelenato, ma Steiner non incoraggiò mai questa ipotesi.
Dopo la morte, la sua popolarità crebbe, tanto che nel 1930 il governo tedesco bandì i suoi libri e dispose la chiusura della Società Antroposofica e in seguito (nel 1941) delle scuole Waldorf. Nonostante questo, negli anni la Società si è sviluppata a livello internazionale, sino a contare più di 50.000 membri sparsi in un centinaio di nazioni.
Bibliografia
La bibliografia non tiene conto dei testi, editi dalla Casa Editrice Antroposofica di Milano, che raccolgono le numerose conferenze tenute da Rudolf Steiner in tutta Europa.
- La Filosofia della Libertà – Milano 2007
- L’Iniziazione – Milano 2008
- I Gradi della Conoscenza Superiore – Milano 2010
- La Scienza Occulta nelle sue Linee Generali – Milano 2007
- (In collaborazione con Ita Wegman) – Elementi Fondamentali per un Ampliamento dell’Arte Medica – Milano 1997
- Vita da Morte a Nuova Nascita in Relazione ad Eventi Cosmici – Milano 1967
- I Sei Esercizi (Brani Scelti) – Milano 2009
- Introduzione all’Antroposofia (Testi Scelti) – Milano 2004
[1] Charles Webster Leadbeater (1854-1934) fu un esponente inglese della Società Teosofica, framassone, autore di libri sull’occultismo e cofondatore della LCC (Liberal Catholic Church), un insieme di entità cattoliche indipendenti dalla Chiesa di Roma aperte alle tendenze teosofiche e massoniche. Originariamente prete della chiesa anglicana, divenne in seguito un membro di spicco della Società Teosofica, dove rimase sino alla morte.
[2] Annie Besant (1847-1933) fu una prolifica attivista inglese si batté per i diritti delle donne e l’autodeterminazione irlandese e indiana. Nel 1890 incontrò Helena Blavatsky, e in pochi anni divenne un personaggio di spicco della Società Teosofica, diventandone infine il presidente. Viaggiò in India, dove si unì anche all’Indian National Congress, partecipando alla vita politica della nazione. Nel 1902 fondò la prima loggia oltremare dell’Ordine Internazionale della Co-Massoneria, aperta a uomini e donne di tutte le fedi e nazionalità. Attivissima in tutti i settori di cui aveva interesse, scrisse oltre 300 libri e opuscoli. Morì in India in seguito a una lunga malattia all’età di 85 anni, e lì fu cremata.
[3] L’euritmia, secondo Steiner, è un’arte che si presenta sotto forma di movimenti che sono espressioni dei legami dell’essere umano con il mondo soprasensibile.